Audio Lega-Russia, la trascrizione dei passaggi salienti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dal petrolio all’Eni, cosa si sono detti gli italiani e i russi a Mosca?

Gianluca savoini

L’analisi dell’audio sui presunti fondi russi alla Lega portano alla ribalta nomi di importanti politici russi e di società italiane.

Glia audio sui presunti rapporti tra la Lega e la Russia hanno fatto il giro del web e hanno portato all’apertura di un’indagine della Procura di Milano, che ha iscritto nel registro degli indagati Gianluca Savoini, quello che secondo BuzzFeed sarebbe il gancio tra il Carroccio e i finanziatori russi.

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Audio Lega Russia, le parti salienti della trattativa

La registrazione pubblicata da BZ inizia con l’intervento di Savoini che, parlando con due russi non meglio identificati, spiega i piani di Salvini per le europee. E le parole sono quelle di Salvini. Italia sovrana e non dipendente da Bruxelles.

“È molto importante che in questo periodo storico geopolitico l’Europa stia cambiando. Il prossimo maggio ci saranno le elezioni europee. Vogliamo cambiare l’Europa. Una nuova Europa deve essere vicina alla Russia come prima, perché vogliamo avere la nostra sovranità. Non dipendere dalla decisione di illuminati a Bruxelles […]. Abbiamo i nostri alleati. Vogliamo iniziare una grande alleanza con questi partiti che sono pro-Russia”.

Gianluca savoini
Fonte foto: https://www.facebook.com/gianlucasavoini

Il ruolo di Eni nella trattativa tra Mosca e il Carroccio

Il primo interlocutore russo parla di alcuni documenti pronti per essere consegnati al vicepremier, un secondo russo tira in ballo Eni, che ha subito preso le distanze dalla faccenda.

“I nostri documenti tecnici sono pronti per essere consegnati al vicepremier. Ma dobbiamo discutere delle ultime decisioni”.

“Abbiamo l’Eni per la parte italiana, giusto? Abbiamo una compagnia petrolifera russa per la nostra parte e due società in mezzo. La banca e una società russa che firmerà il contratto con la banca”.

Un secondo italiano riporta invece le raccomandazioni da tenere a mente per evitare problemi con l’antiriciclaggio.

“Francesco dice che non c’è problema ad avere una quarta compagnia in mezzo. La cosa più importante è che si tratti di un’azienda nota perché altrimenti potremmo avere problemi con […] l’antiriciclaggio”.

Il dialogo tra gli italiani

Inizia una seconda parte della trattativa nella quale i russi si confrontano tra loro e gli italiani fanno altrettanto parlando di quella che sarebbe la soluzione migliore per la parte italiana.

Ecco la trascrizione di una parte del confronto tra i tre italiani:

“Gli ho detto che potremmo comprare dal Mar Nero se per loro è più facile. Manderemo le navi a prenderlo. Ci applicherebbero un piccolo sconto per coprire la logistica, se è più facile. Abbiamo contatti con grandi società a Rotterdam. Sono miei clienti. Verwater, che ha costruito tutto il porto di Rotterdam, sono miei clienti. Non è un grande problema”.

“La migliore formula per noi sarebbe quella di acquistare a credito aperto […]. La grande società vende all’Eni. L’Eni compra. Quindi l’Eni paga se possibile nella stessa banca e la banca ha già l’ordine di sistemare l’altro aspetto. E qualcosa rimane e poi vedremo come banca come gestirlo per le necessità, ok? (…) In tal caso coinvolgiamo Banca Intesa Russia e credo tutte le società principali qui. Rosneft, potrebbe averci un conto, Eni ce l’ha. O se è dell’Austria o se è della Svizzera“.

Di seguito il video con le registrazioni dell’audio Lega-Russia, come è stato ribattezzato

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ultimo aggiornamento: 13 Luglio 2019 9:31

Fondi russi alla Lega. il MoVimento non si fida di Salvini

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