La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia si stanno ripercuotendo sui prezzi del carburante e di altri beni di prima necessità.
Dopo l’aumento del gas anche fare il pieno costerà molto alle famiglie italiane. Le conseguenze economiche dell’invasione ucraina da parte della Russia stanno già iniziando a presentare i conti salati. Dalle bollette del gas alle previsioni per il resto del 2022 sul carburante. Già nei primi due mesi del 2022 gli italiani hanno spesso +22% rispetto all’anno scorso per fare rifornimento di carburante. Sia per chi fa il pieno di benzina sia per chi fa il pieno di diesel, le prospettive sono drammatiche. L’aumento è stato già di circa 200euro.
Ma l’inasprirsi del conflitto e le sanzioni applicate alla Russia potrebbero far peggiorare di molto il quadro economico italiano andando a gravare ancora di più sulla spesa totale. Secondo le stime, in un anno un italiano potrebbe spendere in media circa 1.700 euro di carburante. I prezzi già in crescita da mesi, stanno rapidamente segnando picchi di massimi storici. In media il carburante è arrivato a 2 euro al litro ma non sembra fermarsi dato l’andamento delle ultime due settimane sul fronte bellico. Considerando la nostra dipendenza dalla Russia per quanto riguarda il gas ma anche il carburante e lo scontro economico che Putin ha aperto con i paesi che hanno sanzionato la Russia, si prospettano prezzi alle stelle.
Come ridurre il prezzo del pieno
Ciò che possiamo fare è ridurre l’utilizzo dell’automobile, buona pratica già da decenni per ridurre l’inquinamento ambientale. In vista però di una riduzione del portafogli, gli italiani stanno prendendo la decisione di prendere il mezzo di trasporto il meno possibile. Una corretta manutenzione e una guida controllata sono altri due espedienti che possono aiutare a ridurre l’impatto sulla spesa. Evitare una guida troppo sportiva e privilegiare una guida sostenuta e controllata evitando frenate brusche e sgasate possono aiutare a non far scendere rapidamente la colonnina del carburante.