Autonomia differenziata e la rabbia del Sud
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Autonomia differenziata e la rabbia del Sud

Vincenzo De Luca

Il ministro Calderoli ha presentato la bozza sull’autonomia differenziata suscitando la rabbia dei governatori del sud.

Il progetto sull’autonomia presentato da Roberto Calderoli – leghista di vecchia scuola per cui è stato chiamato a risolvere l’annosa questione – ha fatto insorgere i governatori delle regioni del Sud. La proposta del ministro punta all’introduzione di un percorso verso un’autonomia differenziata in alcuni settori per le regioni che ne facciano richieste.

La questione viene portata avanti da anni da Lombardia e Veneto, soprattutto dopo la vittoria del referendum. Ma non è un percorso facile e questo testo ha portato ad insorgere le regioni del Sud. A capo delle polemiche c’è il governatore della Campania De Luca seguito da Emiliano. Secondo De Luca, questo progetto creerebbe un solco tra le regioni del Nord e quello del Sud andando ad allargare il divario anziché annullarlo. “L’autonomia differenziata proposta da Calderoli non semplifica niente, ma crea solo caos. Serve una sburocratizzazione radicale per far ripartire imprese e investimenti” ha detto il governatore campano.

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Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Le critiche dei governatori alla bozza del ministro

Critiche sono arrivate anche da governatori di centrodestra come Occhiuto della Calabria. Quello su cui battono i governatori del sud è principalmente legata alla definizione dei ‘livelli essenziali di prestazione’ su cui calcolare i trasferimenti di fondi dallo Stato a una singola Regione per ‘coprire’ la competenza ceduta. La bozza Calderoli prevede che siano definiti “entro 12 mesi” dall’approvazione delle leggi che recepiscono le intese e che nel frattempo i trasferimenti siano calcolati secondo la ‘spesa storica’ sostenuta dallo Stato per quella competenza. Una spesa quasi sempre inferiore per le regioni del Sud.

Un’altra critica alla bozza di Calderoli riguarda l’iter secondo cui l’intesa arriva in Cdm come disegno di legge e passa alle camere solo come formalità. Come sottolinea Emiliano “non consente al Parlamento di incidere sull’intesa”, ma sarebbe solo un’intesa tra governo e una regione. “È un errore dal punto di vista costituzionale” ha evidenziato.

Ma Calderoli si difende dicendo che “Non c’è un spaccatura tra Nord e Sud, ma una paura del Sud che qualcuno se ne avvantaggi a svantaggio loro. Io mi auguro che tutti possano trarre un vantaggio da questa riforma”.

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ultimo aggiornamento: 18 Novembre 2022 11:17

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