Autostrade, Atlantia e Cassa depositi e prestiti si avvicinano a un accordo dopo un’estate all’insegna della tensione.
Caso Autostrade, si sblocca la trattativa tra Atlantia e Cassa depositi e prestiti per la creazione della nuova società che andrà a gestire buona parte della rete autostradale italiana.
La valutazione di Atlantia potrebbe rappresentare la possibile chiave di volta della trattativa
La possibile svolta arriva dalla valutazione di Atlantia, che si aggirerebbe intorno agli undici miliardi. Notizie e indiscrezioni che hanno effetti concreti in Borsa, con la società che guadagna fino all’otto per cento.
Autostrade, accordo vicino tra Atlantia e Cassa depositi e prestiti
Si continua quindi a lavorare senza sosta per arrivare alla conclusione di una trattativa iniziata in salita, con Atlantia che aveva addirittura paventato l’ipotesi di rivolgersi ad un altro interlocutore alla luce delle difficoltà incontrate con Cdp.
La trattativa in questione era stata intavolata lo scorso luglio, alla luce di un accordo tra il governo e Atlantia per evitare un lungo e incerto percorso giudiziario legato alla revoca delle concessioni autostradali minacciata dal governo in seguito alla tragedia del Ponte Morandi. Alla fine non c’è stata la revoca ma il premier Conte ha ottenuto un passo indietro da parte della famiglia Benetton. Un compromesso che in qualche modo ha accontentato anche il Movimento 5 Stelle.
Nell’accordo è previsto, come detto, un progressivo passo indietro dei Benetton e un inserimento nella società di Cassa depositi e prestiti, questo attraverso un aumento di capitale.
La possibile formula
Dopo un’estate all’insegna della tensione, Atlantia e Cdp sembrano a un passo dall’accordo per chiudere il dossier. In maniera evidentemente ritenuta soddisfacente da entrambe le parti in causa. Si potrebbe procedere con lo Scorporo del 70% di Autostrade per l’Italia da Atlantia, mentre la creazione di una nuova società quotata consentirebbe l’ingresso di Cassa depositi e prestiti con un aumento di capitale. Si procederebbe poi con l’acquisto del 18% delle quote da Atlantia.
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