L'autovelox può essere installato in città solo su strade a norma
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’autovelox automatico in città solo se le strade sono a norma

Autovelox

La Cassazione contro i Comuni: gli autovelox automatici possono essere installati in città solo su strade a norma. La disputa di Firenze.

L’autovelox automatico potrà essere installato in città solo se le strade sono a norma. La nuova restrizione arriva dalla Corte di Cassazione, orientata a prendere le parti degli automobilisti di Firenze che avevano presentato ricorso.

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Autovelox in città, il caso di Firenze

L’ultima sentenza della Corte di Cassazione riguarda nello specifico la città di Firenze, dove l’allora primo cittadino Matteo Renzi fece installare le apparecchiature per il rilevamento della città in alcune delle vie e dei viali cittadini. Ma il discorso non è così semplice, come testimoniato dalle sentenze della Cassazione.

Cosa dice la legge

Per poter installare un autovelox automatico, la strada deve rispettare determinati requisiti. Stando al secondo articolo del Codice della Strada, i sistemi devono essere installati su strade con carreggiate separate, dove è consentita la sosta solo in aree esterne al flusso del traffico che rientrano nella carreggiata tramite incroci o raccordi.

Diversi centri abitati e numerose città, Firenze in primis, avevano pensato di soprassedere alla normativa vigente installando gli autovelox sulle strade più pericolose. Che non sempre hanno le caratteristiche per poter ospitare la colonnina dell’autovelox.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/zona.romanord

La Corte di Cassazione: gli autovelox possono essere installati in città solo su strade a norma

Ma il Comune ha deciso di tentare un’ultima e disperata controffensiva per provare a vincere i ricorsi presentati da decine di automobilisti. Secondo le autorità comunali le caratteristiche necessarie per l’installazione dell’autovelox devono interessare solo il tratto di strada in cui si trova l’apparecchiatura, e non sull’intero tratto di percorrenza. L’altra discriminante che su vuole tentare di superare è quella della separazione delle carreggiate, che per il Comune non sarebbe necessaria.

L’ipotesi del Comune è stata respinta dalla Cassazione, secondo cui a fare fede è l’interpretazione letteraria del codice della strada.

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ultimo aggiornamento: 28 Giugno 2019 10:11

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