Bassetti: "Lasciamo la libertà di fare la quinta dose"
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Bassetti: “Lasciamo la libertà di fare la quinta dose”

Vaccino

L’infettivologo Bassetti ha spiegato all’AGI l’importanza di lasciare ai cittadini la libertà di fare la quinta dose.

A partire da lunedì 12 settembre sono iniziate le somministrazioni della quarta dose. La precedenza va le categorie a rischio: over 60 e soggetti fragili. Nella giornata di lunedì 12 settembre sono ripartite ufficialmente le vaccinazioni. I cittadini potranno prenotare la somministrazione della quarta dose contro Omicron con il nuovo vaccino bivalente attraverso i siti regionali dedicati. L’infettivologo Bassetti: “Lasciamo la libertà di fare la quinta dose”.

I vaccini bivalenti

Secondo le stime, entro la fine del mese arriveranno 19 milioni di dosi. I vaccini bivalenti sono sviluppati con la tecnologia dell’Rna messaggero. Ad occuparsi della loro produzione le aziende Moderna e Pfizer/Biontech, per poi essere successivamente approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) il primo settembre, e ratificati in Italia dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) il 5 settembre. Magrini, direttore di Aifa, ha detto che “è in corso una valutazione sull’ulteriore validità dei vaccini anche dopo la data di scadenza”.

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Vaccino

L’infettivologo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, in un colloquio con l’AGI, ha spiegato l’importanza di lasciare alle persone la libertà di fare la quinta dose. “Una persona con fragilità come il diabete, una malattia oncologica o molto grande come età, magari over 70, vaccinata a febbraio/marzo potrebbe avere bisogno di un nuovo richiamo e credo che sia corretto date la possibilità ai medici di fare i medici e quindi di vaccinare i pazienti se ritenuto necessario”.

E continua: “Io sarei assolutamente favorevole alla vaccinazione in questo caso, come anche quella di un over 60 fragile. Inoltre ritengo che andrebbe data a tutti la possibilità di vaccinarsi, indipendentemente dall’età”.

Infine conclude: “Sicuramente. Alcuni aspetteranno ottobre, ma andare oltre potrebbe essere rischioso. A novembre le fasce più deboli devono essere vaccinate”, dice Bassetti che aggiunge: “Bisogna passare da una vaccinazione di massa a una sartoriale, ma per far questo è necessario togliere le limitazioni e la burocrazia eccessiva”.

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ultimo aggiornamento: 14 Settembre 2022 12:42

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