Ancora grande attenzione per la salute delle persone ed in particolare per il virus H5N1. L’esperto Matteo Bassetti ha fatto il punto sui rischi.
Le paure per il batterio “mangia carne”, l’allerta per il morbillo e la nuova possibile pandemia in Italia ma anche l’elevato grado di attenzione sul virus H5N1 che riferimento all’influenza aviaria. Matteo Bassetti, Direttore del centro malattie infettive del San Martino di Genova, ha fatto il punto in una recente intervista a Today.
Matteo Bassetti, i timori per il virus H5N1
L’analisi di Bassetti sulla pericolosità del virus H5N1 inizia sulla sua descrizione: “Quello che ha recentemente infettato il paziente texano è un virus dell’influenza A del sottotipo H5N1 ad alta patogenicità. È il lignaggio che circola dalla fine degli anni ‘90, e che ha infettato milioni di polli, piccioni, anatre […]”. “Di recente ha provocato focolai in diversi allevamenti di bovini americani, e questo significa che sta diventando più bravo ad infettare i mammiferi […]”, ha detto l’esperto.
Il virologo ha precisato: “Al momento nell’uomo sono stati registrati solo contagi diretti dagli animali”. Al netto di questo: “L’arrivo di un ceppo mutato capace di trasmettersi da uomo a uomo è possibile”, ha detto. “E anzi sempre più probabile ad ogni nuovo contagio. E se succedesse rischieremmo una nuova pandemia, forse peggiore di quella che abbiamo vissuto con Covid”.
“Mortalità anche al 50% sull’uomo”
Proprio per questa possibilità che si arrivi ad un contagio umano sempre più elevato, Bassetti ha aggiunto: “H5N1 è un virus che fino ad oggi quando ha colpito gli esseri umani si è rivelato estremamente grave”.
Facendo riferimento al tasso di mortalità: “Con una mortalità che arriva anche al 50%. Probabilmente non è la percentuale che vedremmo davvero nel corso di una pandemia, ma comunque se pensiamo che Covid nei momenti peggiori non ha mai superato un 3% di mortalità, è facile capire che si tratta di un virus pericoloso”.
“Non serve allarmismo ovviamente, anche perché i rischi per l’uomo attualmente sono ritenuti molto bassi, ma senz’altro è importante tenere alta l’attenzione“.
Bassetti ha aggiunto anche che il Governo abbia fatto bene ad aggiornare il piano strategico pandemico al fine di non rischiare di “rimanere al palo, tra polemiche sui lockdown, i vaccini, e via dicendo, mentre il resto del mondo è al lavoro per prevenire la prossima pandemia”.