La Lega ha lanciato la raccolta firme contro lo stop dell’Ue della produzione di auto a benzina e a diesel entro il 2035.
Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo sullo stop alla produzione di veicoli alimentati da motore termico inquinante. Dal 2035 non si potranno più produrre auto a benzina o a diesel. Su questo però si impone la Lega e si mobilita con una raccolta di firme contro la decisione europea. Nel corso del fine settimana saranno utilizzati per l’iniziativa centinaia di gazebo in Lombardia e Lazio, già organizzati per celebrare anche la vittoria alle ultime elezioni Regionali.
Lo stop deciso dall’Ue avrà effetti “rilevanti” sull’occupazione con la perdita di 275mila posti di lavoro secondo l’analisi di Federmanger e dell’Associazione italiana economisti dell’energia (Aiee) che mettono in rilievo i rischi legati all’occupazione dalla riconversione del settore dell’automotive. Secondo il ministro del Made in Italy c’è un’alta attenzione da parte del governo nei confronti di questo settore.
La contrarietà di Salvini al voto in Ue
Già nei giorni scorsi il ministro Salvini aveva annunciato che questo stop imposto dall’Ue era “l’ennesima follia che arriva dall’Europa”. Secondo Salvini, l’iniziativa è “un enorme regalo, ai cinesi”, perché “significa licenziare centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, in Italia e in Europa” e favorire la produzione della Cina. Il voto al Parlamento europeo per il leghista è frutto di “ignoranza, di ideologia”.