Beppe Sala torna sulla possibilità di dimettersi: "Senso del dovere"
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Beppe Sala torna sulla possibilità di dimettersi: cosa c’è dietro la sua decisione

Giuseppe Sala

Durante un’intervista, Beppe Sala chiarisce la sua posizione sull’indagine urbanistica in corso e spiega l’idea dietro la scelta non dimettersi.

Beppe Sala, sindaco di Milano, è intervenuto a RTL 102.5 nel programma “Non Stop News” per affrontare il tema dell’inchiesta urbanistica che lo vede indagato. Con tono fermo ma provato, ha spiegato la volontà di non volersi dimettere, commentanto le parole di Giorgia Meloni. Intanto, il giornalista Ranucci è indagato per l’audio di Sangiuliano con la moglie.

Lombardia - Milano Duomo

Il commento sulle parole di Giorgia Meloni

Beppe Sala ha commentato positivamente le dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo cui “un avviso di garanzia non può portare alle dimissioni“. “Sono parole che mi hanno fatto piacere, sono parole corrette“, ha affermato il sindaco. “È chiaro che non possiamo essere legalitari e corretti a corrente alternata“.

Beppe Sala si apre sull’inchiesta e la scelta di non dimettersi

Il sindaco ha raccontato di aver saputo della sua indagine tramite una telefonata serale da parte del direttore del Corriere della Sera, che lo informava della notizia in uscita il giorno dopo. “È evidente che qualcuno l’ha detto ai giornalisti“, ha detto Beppe Sala, denunciando il consueto meccanismo di diffusione mediatica anticipata.

Al centro dell’accusa c’è la firma sulla nomina della commissione del paesaggio: “Quando si fa un bando pubblico, perché di questo si tratta, a volte ci vengono segnalati dall’Associazione degli Architetti o da altri, una commissione del Comune, con dirigenti del Comune, sceglie in base a una valutazione tecnica i componenti di questa commissione e il sindaco firma. Ma cosa pensiamo? Che il sindaco, che non fa questo lavoro, sia andato a fare un’analisi uno per uno dei componenti? Firma“.

Il primo cittadino ha precisato: “Il gip ha negato che io abbia fatto induzione, quindi pressione, per approvare delle cose“. E ha aggiunto: “Stiamo parlando di questo: io ho firmato rispetto a una proposta che mi è stata fatta da una commissione che ci ha lavorato nei mesi“.

Nonostante l’inchiesta, ha escluso categoricamente l’ipotesi di dimettersi: “Ci sta tutto, ma alla fine prevale una cosa: il senso del dovere. Ho 67 anni, ho fatto tante cose nella vita, non è che continuo a coltivare l’ambizione. Guardo al futuro con disincanto, non ho bisogni da soddisfare, tranne il senso del dovere“.

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ultimo aggiornamento: 5 Agosto 2025 15:32

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