Una telefonata inaspettata, poi l’incontro con Silvio Berlusconi. Il retroscena sul Cavaliere dopo la sua morte svelato in queste ore.
Non è certo una novità la passione per l’arte e certi tipi di dipinti che Silvio Berlusconi ha avuto nel corso della sua vita. In queste ore, il suo gallerista Lucas Vianini ha avuto modo di parlare al Guardian raccontato il lascito del Cavaliere ma anche una telefonata mai svelata prima a cui ha poi fatto seguito un incontro davvero speciale. Nel corso dell’intervista non è mancato un appunto anche a Vittorio Sgarbi che si era espresso, non certo in modo positivo, riguardo la collezione privata dell’ex compianto Premier.
Berlusconi e l’arte
Che Silvio Berlusconi fosse un appassionato d’arte lo si è visto nel corso della sua vita e degli anni, durante i quali ha avuto modo di collezionare diversi pezzi. Il suo gusto, però, è stato messo in discussione di recente da Vittorio Sgarbi che aveva commentato come il Cavaliere si fosse concentrato più “sulla quantità che sulla qualità” delle opere. In tal senso, su quella che è parsa come una offesa al compianto leader di Forza Italia, è intervenuto il gallerista del compianto ex Premier che al Guardian ha spiegato: “Sgarbi non è stato molto generoso nella sua valutazione e non ha considerato le opere importanti della collezione”.
La telefonata e l’incontro svelato
Proprio Vianini, nel corso dell’intervista, ha poi raccontato alcuni retroscena mai svelati prima di come sia nato, di fatto, il suo rapporto con Berlusconi.
In particolare ha fatto menzione di quella notte in cui, durante un’asta in televisione, ricevette una chiamata molto particolare che voleva che le opere fossero spedite a Villa San Martino di Arcore.
Dopo un’iniziale titubanza, il gallerista fu costretto a credere alle parole dell’interlocutrice che, in quel caso, era nientemeno che la segretaria di Silvio.
In quell’occasione Berlusconi comprò tutte le opere messe in vendita: “La mostra è terminata dopo tre ore perché non avevo più quadri da presentare, tanto che ho dovuto chiedere all’assistente di recuperare altre opere dal magazzino per poter continuare la mostra”, ha raccontato il gallerista.
Proprio Vianini ha poi aggiunto come sia nata una vera amicizia con il Cavaliere che lo ha anche invitato ad Arcore: “Sono stato accolto dal maggiordomo, che mi ha portato in una stanza, e dopo pochi minuti sono entrati di corsa i cani ed è apparso Berlusconi. Mi ha accolto con un grande sorriso e una stretta di mano decisa. Essendo appassionato d’arte, ho ammirato l’armonia di Villa San Martino”.
Tra i due pare esserci stato anche un aperitivo, rigorosamente analcolico che anticipò la catalogazione delle varie opere.