Berlusconi: "Non consegneremo l'Italia a Grillo. Len Pen non ci rispecchia"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Berlusconi: “M5S? No al fronte comune con il Pd. Alleanza vicina con Salvini e Meloni”

Silvio Berlusconi Milan

Il leader di Forza Italia ha parlato dei futuri scenari politici. Berlusconi respinge la proposta di Zanda mentre sul centro-destra è ottimista sull’intesa con Lega e Fratelli d’Italia

ROMA – Silvio Berlusconi si è detto contrario alla ipotesi promossa dal senatore del Pd Zanda di creare un fronte contro il Movimento 5 Stelle: “Se volessimo consegnare il Paese a Grillo – ha detto il leader di Forza Italia in un’intervista a La Stampaquesta sarebbe la strada giusta. Se noi liberali facessimo un fronte comune con chi ha programmi e idee opposte alle nostre, significherebbe soltanto una cosa: che ci interessa solo il potere. Sono le farneticanti teorie dei grillini“.

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Vincere con il centro-destra unito

Noi – ha spiegato Berlusconi – vogliamo vincere le elezioni con una proposta politica di qualità, coerente con i nostri valori e affidata a persone credibili, per gran parte non politici di professione ma protagonisti stimati e apprezzati del mondo dell`impresa, delle professioni, della cultura. Sul programma nel centro-destra siamo già d’accordo al 95% (con Salvini e Meloni, ndr). Si articola in sei punti: meno tasse, meno Stato, meno Europa, più aiuto a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti e più garanzie per ciascuno. Leadership? Mi sembra davvero l’ultimo dei problemi: al momento giusto troveremo insieme la figura meglio in grado di coniugare credibilità, autorevolezza, esperienza, capacita’ di includere e di aggregare“.

La posizione sul voto in Francia

A differenza di altri politici italiani considero inopportuno schierarsi nelle elezioni di Paesi amici. La Francia – ha ribadito Berlusconi – rimarrà per l’Italia un partner irrinunciabile chiunque vinca le elezioni. Posso dire che la signora Le Pen è portatrice di valori e di una cultura che non sono le nostre, anche se rappresentano sensibilità e stati d’animo diffusi in larghi strati della popolazione, non solo in Francia ma in tutta l’Europa. Sono sentimenti e ragioni che vanno rispettati e che non possono essere sbrigativamente liquidati come populismo. Macron è un brillante tecnocrate che viene dalla sinistra, anche se ne sta innovando lo stile e il linguaggio. Ma questa non è la nostra cultura liberale“.

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ultimo aggiornamento: 7 Maggio 2017 9:46

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