Milan, la Fininvest di Silvio Berlusconi sorride: bilancio all’attivo grazie alla cessione del club a Yonghong Li.
Mentre il Milan piange Fininvest (leggi Berlusconi) si arricchisce. È questa la notizia lanciata da Libero, secondo cui Fininvest avrebbe chiuso il 2017 con un bilancio faraonico di 4,997 miliardi su cui incide in modo netto la plusvalenza di 611 milioni fatta grazie alla cessione del club rossonero.
Milan, Yonghong Li in diffcoltà
La notizia di certo non fa felici i milanisti, alle prese con un presidente che ancora deve decidere se pagare trentadue milioni a Elliott per l’aumento di capitale e che di certo non ha i trecento milioni (di più in realtà) per estinguere il debito contratto con la società di Paul Singer proprio per completare l’acquisizione del Milan. I paradossi della vita e dell’economia.
Cessione Milan, le colpe di Berlusconi
Proprio Silvio Berlusconi nelle ultime settimane è finito nel mirino delle critiche dei tifosi rossoneri che lo accusano di aver venduto a un investitore poco affidabile. Poco credibile lo ha etichettato l’Uefa nel suo dossier per legittimare le sanzioni comminate al Milan, al momento costretto a far fronte all’esclusione dalla prossima edizione dell’Europa League.
Ve detto a onor del vero che, eccezion fatta per l’ultimo aumento di capitale, Yonghong Li ha sempre rispettato gli impegni presi, dalla trattativa con Fininvest fino all’ultimo mese, quando ha deciso di tirare i remi in barca alla ricerca di un nuovo socio. Ipotesi complottistiche a parte, sembra difficile che gli uomini di Fininvest possano non essersi accorti del buco nei bilanci di Li che, sempre a onor del vero, spesso ha fatto arrivare i soldi dai paradisi fiscali.