La sindrome emolitico-uremica è un’infezione che ha colpito due bambine: una delle due, calabrese, è morta.
Due bambine di 2 e 3 anni, provenienti rispettivamente dalla Calabria e dalla Toscana, erano state ricoverate presso l’ospedale Meyer di Firenze, dopo aver contratto la sindrome emolitico-uremica (Seu). La prima è deceduta in ospedale, mentre la seconda sta ancora lottando per la vita.
La morte della bimba
Le due piccole pazienti sono state ricoverate nella stessa struttura ospedaliera nel giro di due settimane. Nei primi anni di vita i neonati rischiano di essere colpiti da questa malattia rara, chiamata Seu, che rende difficile la loro sopravvivenza.
La più piccola, la bimba di due anni, non ce l’ha fatta nonostante l’intervento tempestivo dei medici e la somministrazione dei farmaci più appropriati in terapia intensiva. C’è anche una bambina arentina di tre anni, che dopo una lunga permanenza in terapia intensiva, adesso è ricoverata in reparto
Cos’è la Seu e come si trasmette?
La Seu – sindrome emolitico-uremica – colpisce soprattutto i bambini nei primissimi anni di vita. L’infezione causa la formazione di piccoli coaguli di sangue, ovvero dei trombi, in tutto il corpo, bloccando l’apporto di sangue a organi vitali come il cervello, il cuore e i reni.
Nell’85% dei casi, la Seu può essere provocata da un’infezione intestinale causata da ceppi di Escherichia coli. Questi, producono una potente tossina detta Shiga-tossina (Stx) o vero-citotossina (Vt).
Il virus può essere trasmesso per via alimentare, in particolare tramite latticini o frutti di bosco, oppure attraverso il contatto con animali ruminanti infetti.
I sintomi legati alle Seu sono: vomito, diarrea, spesso accompagnate da sangue, ma anche sonnolenza, debolezza e blocco delle urine.
