“Ho fatto di tutto per salvarla, ho fatto davvero di tutto”, queste le parole di Amleto, l’infermiere che ha soccorso Alessia Prendi.
Alessia Prendi è la bimba di 12 anni, morta a causa del cedimento di una trave di un’altalena, cedimento avvenuto mentre Alessia stava giocando nei pressi del cortile dell’oratorio a San Pelino, nell’Avezzano, in provincia dell’Aquila.
L’infermiere Amleto Magnante che ha soccorso Alessia, si trovava nei pressi dell’incidente quando ha sentito delle urla degli altri bambini, che stavano giocando all’interno dell’oratorio in questione e hanno realizzato che Alessia era stesa a terra esanime, vicino a dei tronchi di legno a sostegno dell’altalena, sradicati ormai dal terreno.
Il dramma
In quell’istante, solo Alessia era vicino all’altalena e probabilmente nessuno ha realizzato il momento esatto della tragedia, ma poco dopo tutti si sono accorti del dramma. “Alessia svegliati”, avrebbero ripetuto molte volte.
“Non si sono subito accorti della tragedia e hanno continuato a rincorrersi. Dopo qualche minuto si sono improvvisamente fermati come paralizzati. Li ho sentiti urlare e piangere e hanno capito che era successo qualcosa di grave. Alcune bimbe, le più grandi, si sono anche avvicinate per capire cosa fosse successo” ha confidato l’infermiere al Messaggero.
L’infermiere ha provato a lungo a rianimare la bimba, che è stata trasferita d’urgenza in ospedale, da un’ambulanza del 118. Dal pronto soccorso di Avezzano, si era già organizzato un trasferimento all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, ma ogni tentativo si salvarla si è rivelato inutile. Alessia non ce l’ha fatta, a causa delle profonde ferite riportate.