Bitcoin era Recensioni È davvero una truffa?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bitcoin era Recensioni È davvero una truffa?

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L’incontro del settore degli investimenti finanziari con il web ha aperto le porte a un pubblico molto più ampio.

Spesso infatti chi si avvicina a questo mondo lo fa tentando la fortuna, dimenticando quanto sia importante acquisire le giuste competenze per lavorare al meglio in questo settore.

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I pericoli del trading online

E proprio a questa fetta di investitori poco esperta che si rivolgono numerose realtà fraudolente che, mascherate da software di trading online, tentano di ingannare gli utenti spingendoli a investire grosse somme di denaro che di fatto finiscono per arricchire broker offshore e non regolamentati.

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Le promesse di Bitcoin era

Proprio in merito a quanto appena detto, molti si sono chiesti se questo sia il caso anche del noto Bitcoin era. Nato come programma per il crypto-trading, lo scopo di questo software è quello di dare la possibilità ai trader di cominciare a guadagnare in fretta e senza sforzi. Basta infatti il versamento di $250 dopo la registrazione su Bitcoin era, per fare i primi investimenti e generare un profitto giornaliero che supera i $1000.

Le recensioni negative di Bitcoin era

Insomma, le promesse di Bitcoin era sono sicuramente allettanti, soprattutto per chi è alle prime armi con le transazioni online. In risposta a tutte le recensioni negative apparse sul web, i creatori di Bitcoin era giustificano eventuali perdite di denaro adducendole all’instabilità del mercato della criptovaluta. Come infatti è ben noto, il valore del Bitcoin, essendo legato alla sola domanda e offerta e non essendo regolarizzato da un’istituzione bancaria, può subire significative oscillazioni. Una spiegazione del tutto ragionevole se pensiamo a come funziona una valuta “virtuale”.

La trasparenza di Bitcoin era

Il sito di Bitcoin era sembra, dunque, basarsi sulla trasparenza. A riprova di ciò, tra le tante opportunità offerte ai suoi user, dà la possibilità di testare la capacità del software con una prova demo gratuita. Un’esercitazione con una valuta fittizia, finalizzata a dimostrare come sia semplice investire con profitto. Fiore all’occhiello di questa piattaforma sono i robot utilizzati per l’auto-trading che, grazie alla sofisticata tecnologia impiegata da Bitcoin era, garantiscono la massima affidabilità con una precisione del 99,4% sulle previsioni di mercato. Un risultato di gran lunga migliore rispetto ai tradizionali sistemi di trading manuale.

Bitcoin era, una truffa?

Eppure molti fruitori hanno rivelato che Bitcoin era non è così poi trasparente come appare. Per prima cosa la tecnologia dello stesso innovativo algoritmo che questo software sostiene di impiegare per massimizzare i suoi risultati, non viene mai resa nota all’utente. Ma la poca chiarezza degli strumenti utilizzati non è il solo campanello di allarme. Anche il fatto che al momento dell’accesso, al trader non venga chiesto alcun dato se non il deposito della somma in un conto dalla sede non specificata, risulta quanto mai sospetto per una piattaforma di trading.

La garanzia di profitti sicuri e costanti, millantati da una campagna pubblicitaria basata su articoli fake studiati a tavolino e testimonianze di personaggi di spicco rivelatesi finte nel corso del tempo, hanno reso Bitcoin era un’opzione veramente intrigante per chiunque volesse mettere mano nel settore degli investimenti online.

Tantissimi investitori ingannati dalla piattaforma Bitcoin era

Non c’è dunque da stupirsi se moltissimi trader hanno visto in Bitcoin era un’ottima opportunità per arricchirsi, finendo invece per perdere grandi somme di denaro. E infatti Bitcoin era, segnalato il 3 agosto 2020 sul sito ufficiale del Consob tra le iniziative finanziarie abusive, risulta offrire servizi di investimento, finanziari e assicurativi senza le previste autorizzazioni.

Conclusioni

Insomma Bitcoin era può essere chiaramente definito l’ennesimo sito truffaldino. Moltissimi investitori hanno visto il loro capitale dilapidarsi per colpa di questa realtà fraudolenta e con pochissime chance di recuperare il denaro perso. Tentare infatti di denunciare queste società alla magistratura risulta nella maggior parte dei casi inutile, considerando che di regola le sedi si questi siti si trovano in giurisdizioni remote, su cui le autorità italiane non hanno modo di intervenire. L’unico metodo con qualche possibilità di rimborso è richiedere il chargeback: un’opportunità che, però, non tutti i sistemi bancari garantiscono.

Questo è proprio il caso in cui prevenire è meglio che curare. Ma Bitcoin era non è né primo né tantomeno l’ultimo caso di frode online. Motivo per cui, prima di investire qualsiasi somma di denaro, è bene che il trader non solo abbia una solida conoscenza dei meccanismi del mondo finanziario, ma che rimanga sempre vigile, diffidando di qualsiasi broker che prometta soldi facili e senza sforzi.

Come evitare le truffe quando si fa del trading online

Riconoscere le truffe dalle occasioni è sempre molto complicato ma non impossibile, soprattutto considerato che le caratteristiche di questi siti sono spesso simili. Consultare regolarmente il sito del Consob, accertandosi di affidarsi solo a società ed enti regolamentati, è sicuramente un’ottima abitudine per non incappare in truffe. Inoltre, approcciare a questo mondo con la consapevolezza che non esistano miracoli o algoritmi speciali per diventare ricchi ma solo investimenti guidati dal buon senso e l’esperienza, è l’attitudine migliore per scovare ed evitare tutte le realtà ingannevoli che popolano il web.

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ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2020 11:40

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