Il segretario di Stato Anthony Blinken dichiara che con Xi Jinping la Cina è sempre più aggressiva.
La Dottrina Blinken punta a frenare l’aggressività cinese, così il piano del segretario di stato americano Anthony Blinken si prepara a contrastare l’espansione della Cina e contenere il suo dominio nell’area Indo-Pacifica.
La strategia annunciato dall’amministrazione Biden punta a “investire, allinearsi e competere”. Dopo il Quad Biden ha lanciato l’Indo-Pacific Economic Framework, una partnership multilaterale in chiave anti-cinese. Oggi nel suo discorso i segretario di Stato ha attaccato l’aggressività interna ed esterna della Cina rafforzata con il governo di Xi Jinping.
Blinken dichiara che le pretese della Cina su Tibet, Hong Kong e Taiwan sono illegittime e gli Usa non cambiano idea a riguardo. Secondo il segretario di stato, “la portata e l’ampiezza della sfida posta dalla Cina metterà alla prova la diplomazia americana come mai visto finora perché la Cina è l’unico paese che ha sia l’intenzione di rimodellare l’ordine mondiale che il potere economico, diplomatico militare e tecnologico per farlo.”
Gli Usa temono la Cina
Nonostante la guerra di Putin continui, Blinken ha affermato “restiamo concentrati sulla sfida più seria di lungo termine all’ordine internazionale, che è quella posta dalla Cina“. Gli Stati Uniti competeranno con la Cina in futuro ed è lì che devono guardare. Allo stesso tempo, nel suo discorso Blinken ha ammirato la capacità economica e tecnologica del paese con cui vuole cooperare nella lotta al cambiamento climatico.
Ci sono molti punti di discordia tra i due paesi. Ma Blinken rassicura che non vi sarà “nessuna Guerra Fredda” con il paese di Xi Jinping. Gli Stati Uniti non hanno alcun interesse a entrare in conflitto con la Cina. L’attenzione non cala e la Cina resta osservata speciale dagli Usa come suo peggior rivale nella deterrenza del potere mondiale esclusivo.