L’ospedale pediatrico di Mariupol è stato bombardato dai russi. Il duro attacco di Zelensky: “Una atrocità”.
MARIUPOL (UCRAINA) – Questa volta nel mirino dei russi è finito l’ospedale pediatrico di Mariupol. Come riferito dai media locali, un raid aereo ha raso al suolo l’intera struttura anche se fino a questo momento non si ha un bilancio ufficiale della tragedia.
Le prime informazioni parlano di almeno 17 feriti, tra cui donne in travaglio e bambini, ma non si ha un numero preciso. Nelle prossime ore sicuramente si avranno delle cifre maggiori di questo attacco, condannato da tutta la comunità occidentale.
La condanna di Zelensky
Il primo a condannare questo attacco è stato proprio Zelensky. “Persone e bambini sotto le macerie – ha detto il presidente ucraino riportato da Sky TG24 – che atrocità. Per quanto il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli e fermate questi episodi“.
“Avete il potere di farlo, ma sembra che stiate perdendo l’umanità“, ha aggiunto Zelensky attaccando duramente l’Occidente.
La reazione dei leader e il rifiuto della no-fly zone
La condanna dei leader a questo attacco è stata unanime, ma si continua ad avere il rifiuto della no-fly zone in Ucraina. La Nato ha ribadito che una decisione simile rischia di portare ad un vero e proprio conflitto in Europa e per questo l’obiettivo è quello di evitare qualsiasi guerra.
Un braccio di ferro con l’Ucraina che rischia di complicare (e non poco) il percorso di pace che è stato intrapreso nei giorni scorsi. Vedremo cosa succederà in futuro e si arriverà a quel cessate il fuoco richiesto da tempo. Ma, come detto, le ipotesi sono ancora diverse sul tavolo e non si può escludere nulla in questo momento.