Bonus bollette e benzina: il tetto per il nuovo decreto

Bonus bollette e benzina: il tetto per il nuovo decreto

Il bonus bollette e benzina in scadenza l’8 luglio verrà rinnovato? Si ipotizza un nuovo provvedimento che prevede un tetto di 5 miliardi.

Il governo sta attuando un piano per prorogare gli interventi su accise e caro energia, con scadenza prevista per l’8 luglio. Il tetto complessivo per i provvedimenti è di circa 5/6 miliardi di euro. Ciò, grazie all’aumento delle entrate. Si tratta di un nuovo provvedimento, un bonus per contenere il caro energia, che potrebbe entrare in vigore a breve.

Per contenere la grave crisi a cui stiamo assistendo, il governo ha speso quasi 30 miliardi di euro a causa degli effetti dei rincari energetici. Durante i primi quattro mesi di quest’anno, l’aumento ammonta al 18,1% nel gettito delle imposte indirette e del +10,7% per quanto riguarda il totale delle entrate tributarie.

Questi dati mettono in evidenza l’extragettito, che corrisponde alle entrate finanziarie superiori alle previsioni del bilancio d’esercizio. Grazie a ciò, il governo ha intenzione di prorogare i due bonus su bollette e benzina.

Il provvedimento

Il provvedimento in questione costerebbe alle casse dello stato circa 5 o 6 miliardi di euro. Difatti, solo per contenere i costi dei rincari al distributore ne servirebbero 1,16 al mese. Si ipotizza che lo sconto sui carburanti venga prorogato per altri due mesi. Ciò significa almeno fino all’8 settembre. Inoltre verrebbero destinati altri 4 miliardi alle bollette.  Se poi l’extragettito dovesse essere più corposo, il governo potrebbe prendere in considerazione un provvedimento anche più ambizioso.

Nonostante queste premesse, il prezzo di benzina e diesel ha nuovamente superato i due euro al litro. Solo un mese fa, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self era di 1,83 euro al litro, il prezzo del diesel di 1,835 euro al litro.

Qualora non dovesse rinnovarsi il bonus, il prezzo del carburante – secondo la federazione dei gestori degli impianti di carburanti – potrebbe superare i 2,5 euro durante l’estate. Stando a quanto dichiarato dalla federazione dei gestori degli impianti di carburanti, “in poco più di 70 giorni, oltre la metà del corposo taglio delle accise su benzina e gasolio decretato dal governo è stato letteralmente bruciato“. Definiscono la “situazione del tutto fuori controllo”, invitando il governo a “decretare il ritorno, almeno per l’emergenza, al prezzo amministrato dei carburanti, come in altri Paesi europei, Germania compresa, si sta ragionando”.