Bonus Sud 2024, sostegno all’innovazione nelle regioni meridionali: come accedere ai fondi.
A partire dal 7 febbraio 2024, le piccole e medie imprese (PMI) situate nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia avranno l’opportunità di accedere al bonus Sud.
Si tratta di importanti finanziamenti per promuovere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Questa iniziativa, promossa dal Ministero delle imprese e del Made in Italy, mira a stimolare l’innovazione e la competitività delle imprese del Sud Italia, allineandosi con gli obiettivi di transizione verde e digitale delineati nel programma “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”.
Bonus Sud: chi può beneficiare degli incentivi nel 2024
Gli incentivi sono destinati alle PMI con sede legale nelle regioni di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Queste aziende potranno beneficiare di un sostegno finanziario complessivo di 300 milioni di euro per l’anno 2024, destinato a coprire progetti che variano da un minimo di 1 milione a un massimo di 5 milioni di euro di spesa.
Il finanziamento sarà erogato sotto forma di un prestito agevolato che coprirà il 50% dei costi totali del progetto, mentre il resto sarà suddiviso in contributi diretti variabili a seconda della dimensione dell’impresa: dal 35% per le piccole imprese al 25% per quelle di dimensioni maggiori. Questo approccio mira a incentivare un ampio spettro di progetti, dalla ricerca industriale allo sviluppo sperimentale, favorendo così l’innovazione e la crescita sostenibile.
Come presentare la domanda
Le imprese interessate dovranno inviare le loro domande attraverso lo sportello online di Mediocredito Centrale, ente incaricato della gestione del programma. La procedura di precompilazione delle istanze è stata attivata il 24 gennaio, permettendo così alle imprese di prepararsi adeguatamente per la presentazione delle domande.
I progetti ammissibili devono avere una durata compresa tra i 18 e i 36 mesi e possono essere realizzati da un massimo di tre soggetti proponenti, inclusa l’impresa capofila, ciascuno dei quali deve coprire almeno il 10% delle spese totali. È importante notare che, per gli organismi di ricerca che partecipano al programma, il contributo diretto alla spesa sarà del 60% per le attività di ricerca industriale e del 40% per lo sviluppo sperimentale.
Per usufruire del contributo, le attività progettuali devono essere avviate entro tre mesi dalla concessione delle agevolazioni, garantendo così un rapido impatto sul tessuto economico e produttivo delle regioni coinvolte. Questa iniziativa rappresenta una significativa opportunità per le PMI del Mezzogiorno di Italia di accedere a risorse finanziarie cruciali per lo sviluppo e l’innovazione, in un momento storico in cui il supporto alla transizione digitale e verde è più importante che mai.