Borse 29 gennaio, mercati deboli: Piazza Affari in rosso. Spread in calo nonostante la crisi di governo.
MILANO – Borse 29 gennaio, chiusura in settimana in rosso per i mercati. Non è stato un mese semplice per gli indici. L’approvazione dei vaccini tra dicembre e i primi giorni del nuovo anno avevano portato i listini in rialzo, ma i ritardi, la crisi di governo in Italia e le nuove restrizioni per contrastare la pandemia.
Anche in questa ultima seduta della settimana i mercati hanno faticato, soprattutto nel Vecchio Continente. Chiusura in rosso per tutti gli indici. La speranza è quella di ripartire nel migliore dei modi a febbraio, ma le incertezze restano e difficilmente si riuscirà a cambiare passo in modo definitivo.
Borse 29 gennaio, Piazza Affari in negativo
Chiusura di settimana in rosso per Piazza Affari. Milano, che è stata la migliore di questa seduta, ha perso l’1,57%. Peggio hanno fatto Londra (-1,8%), Francoforte (-1,6%) e Parigi (-1,85%).
Giornata complicata anche in Asia. Tutti gli indici hanno chiuso in rosso. Tokyo ha lasciato per strada l’1,89%. Male anche Shanghai (-0,58%), Seul (-3,03%) e Hong Kong (-0,67%). Settimana chiusa in difficoltà anche per Wall Street. Il Dow Jones ha perso il 2,03%, il Nasdaq il 2%.
Spread in calo, euro in rialzo
La crisi di governo continua a non spaventare lo spread. Il differenziale ha chiuso a 112 punti base con il rendimento decennale italiano intorno allo 0,6%.
In rialzo l’euro. La moneta europea è passata di mano a 1,2143 dollari e 127,16 yen. Un andamento che continua ad essere molto altalenante e difficilmente ci sarà un assestamento nei prossimi giorni. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio risente della forte volatilità dei mercati. Il contratto Wti, in scadenza a marzo, ha perso lo 0,23% a 52,22 dollari. Resta, invece, invariato il Brent che ha chiuso la settimana a 55,53 dollari al barile.