Borse 5 marzo. Piazza Affari in rosso. Lo spread resta stabile in area 106 punti.
MILANO – Borse 5 marzo. Prima settimana che si è conclusa in rosso per i mercati. Le parole di Jerome Powell sull’inflazione non hanno consentito ai listini di chiudere in positivo. Le restrizioni dovute alla pandemia e il ritardo dei vaccini continuano a pesare sugli indici.
Chi guarda, invece, con fiducia al futuro è la Cina. Nelle ultime previsioni è stata ipotizzata una crescita del 6% nel 2021. Cifre molto importanti dopo un anno molto difficile per la pandemia. Il Paese sembra essere ormai uscito definitivamente dal coronavirus, ma l’attenzione continua a restare molto alta.
Borse 5 marzo, Piazza Affari in rosso
Dopo un leggero rialzo nella seduta di giovedì, Piazza Affari è ritornata in rosso in questa ultima sessione della settimana. Milano ha lasciato per strada lo 0,55%. Male anche Francoforte (-0,82%) e Parigi (-0,96%). Londra, invece, ha cercato di limitare i danni con un rosso dello 0,31%.
Le previsioni sul Pil cinese non hanno permesso a Shanghai di chiudere in positivo. Il listino cinese ha lasciato per strada lo 0,04%. Male anche Tokyo (-0,23%), Seul (-0,57%) e Hong Kong (-0,35%). Andamento che potrebbe cambiare nella prima seduta della seconda settimana di marzo. Wall Street, infatti, è riuscita a terminare la sessione in positivo. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,55%, il Nasdaq l’1,55%.
Spread stabile, euro in ribasso
Chiusura della settimana stabile per lo spread. Il differenziale ha terminato in area 106 punti, con il rendimento del decennale intorno allo 0,76%. Continua ad indebolirsi, invece, l’euro. La moneta del Vecchio Continente è passata di mano a 1,1911 dollari.
In rialzo il petrolio dopo la decisione dei Paesi Opec+ di mantenere invariati la produzione ad aprile. Il Brent ha guadagnato il 2,85% a 68,64 dollari al barile. Per quanto riguarda il Wti c’è stato un guadagno del 2,66% a 65,53 dollari. L’euro, per la prima volta da giugno 2020, è ritornato sotto i 1.700 dollari l’oncia.