Regolarizzazione dei migranti, la bozza del decreto

Regolarizzazione dei migranti, la bozza del decreto

La bozza del decreto per regolarizzare i migranti. Si tratta di un provvedimento di 18 articoli.

ROMA – Nessun passo indietro da parte del Governo sugli extracomunitari. Come evidenziato dal Corriere della Sera, la maggioranza giallorossa è al lavoro sulla bozza del decreto per regolarizzare i clandestini. Si tratta di una misura che dovrebbe comprendere 18 articoli nei quali si parla chiaramente di mettere in regola tutti i braccianti tramite una “dichiarazione di emersione dei rapporti di lavoro”.

La bozza del decreto per regolarizzare i migranti

Nell’articolo 1 della bozza del decreto, visionata dal Corriere della Sera, si spiega come chi vuole mettere “sotto contratto i cittadini presenti sul territorio nazionale in condizioni di irregolarità, può presentare istanza allo sportello unico per l’immigrazione. Il contratto non deve essere superiore ad un anno“.

Un provvedimento che il Governo ha intenzione di approvare nelle prossime settimane “al fine di sopperire alle carenze di lavoratori nei settori di agricoltura, allevamento, pesca e acquacoltura“. Da precisare, inoltre, che nella bozza non si pronuncia la parola sanatoria. I campi sono destinati a diventare la prima linea economica e politica del futuro con il coronavirus che ha svuotato da Nord a Sud quasi tutti i terreni di raccolta.

La ministra Bellanova (fonte foto https://www.quirinale.it/elementi/35596)

Salvini attacca: “Maxi-sanatoria per 600.000 clandestini da far lavorare nei campi”

Matteo Salvini sin dai primi giorni ha duramente attaccato l’idea della ministra Bellanova di mettere in regola gli extracomunitari. E sui social ha duramente criticato il Governo commentando la notizia della bozza del decreto, anticipata dal Corriere della Sera.

Proposta del governo – scrive l’ex ministro dell’Interno – maxi-sanatoria per 600.000 clandestini da far lavorare nei campi. Proposta della Lega: reintrodurre i Voucher per dare lavoro, per il tempo necessario, a disoccupati, studenti e pensionati italiani. Voi con chi state?“.

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