Braccialetto elettronico, l'intervento del ministro Nordio in Senato
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Braccialetto elettronico, l’allarme del ministro Nordio: i nuovi dati sulla violenza

Carlo Nordio

Il ministro Carlo Nordio solleva dubbi sull’efficacia del braccialetto elettronico: cosa ha detto durante il question time in Senato.

Mentre la Lega si rivoluziona con l’annuncio di Roberto Vannacci come vicesegretario, durante il question time in Senato del 15 maggio, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha messo in luce i limiti del braccialetto elettronico, strumento impiegato da oltre vent’anni in Italia per il controllo di persone sottoposte a misure cautelari diverse dalla detenzione in carcere. Ecco le sue dichiarazioni.

Carlo Nordio

Gli ultimi dati sulla violenza in Italia

Durante il question time in Senato, come riportato da Today, il ministro Carlo Nordio ha affermato che le vittime di genere femminile sono diminuite, passando da 91 a 76, con un calo del 16 per cento. I delitti in ambito familiare e affettivo sono scesi da 116 a 103, con una riduzione dell’11 per cento.

Dati che, per il ministro, evidenziano un “trend che si sta abbassando“. Tuttavia, il ministro ha sottolineando l’importanza di una prevenzione culturale: “Non soltanto nelle scuole ma soprattutto nelle famiglie, dove si forma il ‘software’ del bambino che poi diventerà adulto“.

Il limite del braccialetto elettronico: il commento di Nordio

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio ha spiegato come il braccialetto elettronico, pur essendo dotato di GPS e in grado di segnalare eventuali violazioni, non sempre sia efficace nel prevenire aggressioni.

Il motivo, secondo il ministro, sta nei tempi d’intervento delle forze dell’ordine: “Nel momento in cui suona l’allarme nei confronti di una persona, molto spesso la vittima si trova a una distanza che non è compatibile con l’intervento delle forze dell’ordine in relazione al ‘warning’ che viene dato“.

Il Guardasigilli ha quindi suggerito che la vittima, in attesa di un eventuale intervento, debba trovare rifugio autonomamente: “Dando un’allerta alla vittima, in modo tale che la stessa trovi delle forme di autodifesa nel momento in cui avverte il pericolo. Magari rifugiandosi in una chiesa, in una farmacia, insomma in un luogo più o meno protetto“. Il funzionamento del dispositivo, per quanto tecnologicamente avanzato, risulta spesso “incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone“.

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ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2025 18:19

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