Brexit, l’Ue presenta il piano di emergenza in caso di No Deal. Bruxelles vuole tutelare trasporti e commercio.
Arrivati quasi alla metà del mese di dicembre prende forma lo spettro di un No Deal per quanto riguarda la Brexit, ossia un’uscita di Londra dall’Unione europea senza accordo. Anche Bruxelles prende in seria considerazione l’ipotesi, al punto che in occasione del vertice Ue del 10-11 dicembre la von der Leyen presenta il piano emergenziale.
Brexit, il piano di emergenza dell’Ue in caso di No Deal
Lo scenario è di quelli desolanti e allarmanti. La Brexit senza accordo avrà gravissime ripercussioni dal punto di vista economico ma anche su diversi aspetti pratici, come i trasporti e i collegamenti internazionali, la pesca e i rapporti diplomatici.
Nel piano presentato dall’Unione europea si evidenzia come la Brexit con la formula del No deal porterà ad esempio all’interruzione dei trasporti aerei, ma questo è solo uno degli esempi. Per evitare una potenziale catastrofe economica l’Unione europea ha messo a punto un piano di emergenza. Una sorta di paracadute per salvare il salvabile.
Il trasporto aereo
Per quanto riguarda il trasporto areo, il piano di emergenza dell’Ue prevede che vengano consentiti i collegamenti necessari per garantire la fornitura di servizi. Un ponte della durata di sei mesi valido ovviamente solo nel caso in cui il Regno Unito conceda le stesse condizioni.
Il trasporto stradale
Lo stesso principio dovrebbe valere per i collegamenti stradali, garantiti per merci e persone per sei mesi. Anche in questo caso la condizioni necessaria è che il Regno Uniti adotti le stesse misure in entrata e in uscita.
La pesca
La pesca è uno dei punti che rientra nel piano di emergenza. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in occasione del suo passaggio in Parlamento alla vigilia del vertice Ue, ha speso solo poche parole su un tema considerato come fondamentale da Bruxelles. Ma che in effetti interessa in maniera marginale il nostro Paese. L’accordo proposto dall’Unione europea prevede che le navi europee e quelle del Regno Unito possano avere accesso alle acque del Regno Unito e dell’Unione europea fino al prossimo 31 dicembre 2021 o comunque fino a quando non sarà stipulato un nuovo accordo.