A Porta a Porta non c’è TeleMeloni ma più esponenti del Pd che di FdI: Bruno Vespa annuncia un “riequilibrio”. Ecco cosa ha detto.
Bruno Vespa ha sorpreso di nuovo, dopo lo sfogo sul caso Almasri, con una dichiarazione inaspettata: a Porta a Porta ci sarebbero state troppe presenze del Partito Democratico rispetto a Fratelli d’Italia. “Ora tentiamo di riequilibrare, dobbiamo recuperare“, ha affermato il conduttore.
Le parole del giornalista, come riportato da Open, sono arrivate durante la lezione inaugurale della scuola di formazione politica Spes Academy “Carlo Azeglio Ciampi“, presso l’Europa Experience David Sassoli di Roma.
La Rai come “luogo di lavoro”: cosa ha detto Bruno Vespa
Oltre a discutere del caso Porta a Porta, Bruno Vespa ha difeso la Rai come un luogo di libertà e trasparenza. Secondo lui, la televisione pubblica sarebbe “il posto più libero” dove lavorare, proprio perché soggetta al controllo di tutti i cittadini.
“La televisione pubblica è sotto agli occhi di tutti, totalmente allo scoperto: se sbagliamo o commettiamo un peccato piccolo o grande ci bacchettano gli organi di controllo“, ha dichiarato. Il giornalista ha anche sottolineato come in Italia gli “editori puri” siano rari. mentre la Rai, essendo pubblica, è costantemente sotto il giudizio dell’opinione pubblica e degli organi di vigilanza.
Il caso TeleMeloni e Porta a Porta
Negli ultimi mesi, Porta a Porta e la Rai sono stati spesso accusati di essere troppo vicini all’attuale governo guidato da Giorgia Meloni. Tuttavia, Bruno Vespa ha voluto rispondere a queste critiche in modo ironico, affermando: “Siamo talmente TeleMeloni che alla fine dobbiamo recuperare su TeleMeloni…“.
Durante il suo intervento, il giornalista ha spiegato che, facendo un bilancio delle presenze politiche nel programma, si è accorto di una maggiore esposizione del Partito Democratico rispetto a Fratelli d’Italia. “Facendo i calcoli a Porta a Porta ieri ci siamo resi conto che il Pd ha molte più presenze di FdI. Ora tentiamo di riequilibrare“, conclude.
