L’ex ministro Carlo Calenda è nato a Roma il 9 aprile 1973. Dopo aver lasciato il Pd ha fondato il movimento politico Azione.
Carlo Calenda nasce il 9 aprile 1973 a Roma. Figlio di Fabio e Cristina Comencini (a sua volta figlia del regista Luigi Comencini e della principessa Giulia Grifeo di Partanna).
E’ laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma.
Approdo in Ferrari
Nel 1998, ad appena venticinque anni, Carlo Calenda approda alla Ferrari, diventando il responsabile della gestione delle relazioni con le istituzioni finanziarie e con i clienti. Successivamente passa a Sky, dove assume il ruolo di responsabile marketing.
Al seguito di Montezemolo
Tra il 2004 e il 2008 è assistente del presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e direttore dell’area strategica e affari internazionali.
Primi passi in politica
Nel frattempo si avvicina alla politica, divenendo il coordinatore di Italia Futura, associazione con a capo Montezemolo.
Nel 2013 si candida nella lista di Scelta Civica alle elezioni politiche nella circoscrizione Lazio 1 della Camera, fallendo l’elezione. Tuttavia poco dopo viene scelto come vice ministro dello Sviluppo Economico nel governo guidato da Enrico Letta. Con il cambio del Presidente del Consiglio (Renzi prende il posto di Letta), Calenda mantiene tale incarico, assumendo la delega al commercio estero.
Carlo Calenda ministro
Il 5 febbraio del 2015 decide di lasciare Scelta Civica e annuncia di essere intenzionato a iscriversi al Partito Democratico.
Il 20 gennaio 2016 è nominato dal Governo Renzi come Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea.
Dopo soli due mesi, il 10 maggio 2016 torna al Ministero dello sviluppo economico come Ministro, subentrando all’interim che Matteo Renzi aveva assunto a seguito delle dimissioni di Federica Guidi. È stato poi riconfermato nello stesso incarico nel Governo Gentiloni.
L’abbandono del Pd, la fondazione di Azione
Il 28 agosto 2019, dopo numerosi appelli alla dirigenza del partito, annuncia l’uscita dal PD a seguito dell’ormai raggiunta intesa fra i democratici e il M5S per formare un governo e di voler costituire “Siamo Europei” in un nuovo partito.
Il 21 novembre seguente lancia ufficialmente, insieme al senatore Matteo Richetti, la sua nuova formazione politica, Azione, avente i propri riferimenti ideali nel liberalismo sociale, da cui il nome richiamante il Partito d’Azione, e nell’azionismo del popolarismo di don Luigi Sturzo.