Caso Almasri, indagata la capo di gabinetto del ministro Nordio: cosa rischia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Caso Almasri, indagata la capo di gabinetto del ministro Nordio: cosa rischia

Carlo Nordio

Nuovi sviluppi nel caso Almasri coinvolgono il Ministero della Giustizia: Giusi Bartolozzi è indagata, ecco le accuse e cosa rischia.

Nonostante la scomoda “profezia” di Marco Travaglio, la vicenda del caso Almasri ha assunto toni ancora più gravi con l’iscrizione nel registro degli indagati di Giusi Bartolozzi, capo di gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ecco, a seguire, le accuse e cosa rischia.

Giusi Bartolozzi in un primo piano

Almasri, Giusi Bartolozzi è indagata: le accuse e cosa rischia

Secondo quanto riportato da Fanpage, la Procura di Roma contesta a Giusi Bartolozzi di aver reso dichiarazioni non veritiere al Tribunale dei Ministri. Quest’ultimo stava indagando sul ruolo del ministro Carlo Nordio nella gestione del caso Almasri.

L’accusa è quella di false dichiarazioni a un pubblico ministero, ai sensi dell’articolo 371 bis del Codice penale. Il reato ipotizzato, inoltre, prevede la reclusione fino a quattro anni. Il capo di gabinetto è stata coinvolta in un’indagine separata da quella che riguarda il ministro.

Il suo nome era già emerso nei mesi estivi, quando alcune cronache avevano pubblicato uno scambio di mail in cui si mostrava che la capo di gabinetto chiedeva ai magistrati competenti sul caso di mantenere il massimo riserbo. Gli inquirenti ritengono che la donna abbia avuto un ruolo significativo nella gestione dell’intera vicenda.

“Rischia di diventare il Watergate italiano”

Dal Ministero della Giustizia non è arrivata ancora una comunicazione ufficiale, ma secondo quanto riportato da diverse agenzie, “non ci sarebbe alcuna preoccupazione“. Giusi Bartolozzi, in un’intervista a Fanpage.it, aveva ribadito la correttezza del proprio operato, affermando di essere “assolutamente convinta” che la gestione del caso sia stata condotta “senza errori o irregolarità“.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Angelo Bonelli, ha definito che l’indagine “rischia di diventare il Watergate italiano“, perché “mina la credibilità delle istituzioni e mette in discussione il rispetto stesso dello Stato di diritto“.

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ultimo aggiornamento: 9 Settembre 2025 18:36

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