Come cambia la campagna di vaccinazione in Italia dopo la richiesta di sospensione del vaccino Johnson and Johnson negli Stati Uniti.
La richiesta di sospensione del vaccino Johnson and Johnson negli Usa ha inevitabilmente un impatto sulla campagna di vaccinazione in Italia, che cambia alla luce delle nuove informazioni e delle nuove indicazioni. In primo luogo cambiano le tempistiche. La società rinvia la spedizione delle dosi destinate all’Europa e al momento quelle arrivate in Italia restano a Pratica di Mare in attesa di nuove indicazioni. Inoltre potrebbero cambiare le indicazioni per l’uso, con il vaccino che, come AstraZeneca, potrebbe essere consigliato per gli over 60.
La richiesta di sospensione negli USA
Ma andiamo con ordine. Dopo sei casi di una rara malattia con coaguli di sangue, negli Usa è stata avanzata la richiesta di sospendere la somministrazione del vaccino monodose Johnson&Johnson. Questo proprio a poche ore dall’inizio della somministrazione in Europa. Lo stop richiesto dalle agenzie federali statunitensi hanno spinto l’Europa a rimandare la somministrazione del vaccino.
Numeri alla mano, si parla di un rischio molto basso: i casi avversi di questo tipo sono stati 6 su 7 milioni di vaccinati. Meno di un caso ogni milione di vaccinati, numeri realisticamente troppo bassi per procedere con una sospensione. Al contempo si tratta di numeri che richiedono una analisi attenta. I sei casi sono donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni. Resta da capire se esita un nesso causale tra i casi avversi e la somministrazione del farmaco e se esitano fattori di rischio specifici.
Ricordiamo che al momento non sono stati rintracciati indizi di un nesso causale tra i casi avversi gravi e la somministrazione del vaccino e che la sospensione è stata richiesta in via precauzionale.
Come cambia la campagna di vaccinazione in Italia dopo il caso Johnson and Johnson
Come comunicato dall’AIFA, l’ipotesi è quella di somministrare il vaccino agli over 60. prima di prendere una decisione definitiva ovviamente si attendono le valutazioni delle autorità sanitarie statunitensi e dell’Ema. In questo modo dovrebbe essere potenziata la campagna di vaccinazione per i soggetti fragili ma c’è il rischio di avere poche dosi a disposizione per i più giovani. Si tratterebbe però di un rischio che si può correre, in quanto i più giovani sono meno soggetti al rischio di morte in caso di contagio.
Speranza: “Penso che questo vaccino dovrà essere utilizzato, è un vaccino importante”
Ospite a Porta a Porta, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha provato a fare il punto della situazione sul caso Johnson and Johnson: “Abbiamo fatto una riunione con i nostri scienziati e chiaramente con l’Agenzia italiana del farmaco, siamo in collegamento con l’agenzia europea Ema e e valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli americani ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore. Ma penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è un vaccino importante“.
Il rischio di un nuovo effetto AstraZeneca
Il rischio è che Johnson&Johnson possa subire l’effetto AstraZeneca. Diverse persone potrebbero decidere di rifiutare il vaccino rinunciando alla vaccinazione. Questo evidentemente rappresenterebbe un problema non di poco conto per la campagna di vaccinazione.