Caso nomine, Movimento Cinque Stelle contro la stampa italiana
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Caso nomine, Movimento Cinque Stelle contro la stampa italiana

Caso nomine, il Movimento Cinque Stelle attacca la stampa dopo l’assoluzione di Virginia Raggi.

Ha lasciato strascichi il processo di Virginia Raggi, giudicata innocente dalla corte in quanto i fatti non costituiscono reato.  Il giorno dopo la lettura della sentenza che mette fine al caso nomine, il MoVimento Cinque Stelle ha pubblicamente attaccato la stampa e l’editoria italiana.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Caso nomine, critiche alla stampa dal Movimento Cinque Stella: giornalisti come infimi sciacalli

Secondo quanto riferito da il Movimento Cinque Stelle, i giornalisti sarebbero i veri colpevoli. Luigi Di Maio etichetta gli addetti ai lavori come infimi sciacalli, dichiarazioni cui fanno seguito quelle di Di Battista, direttamente dal Nicaragua, secondo cui “le uniche puttane qui sono proprio questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà, sono loro i veri colpevoli“.

Quasi tutti i giornali  hanno raccontato la vicenda Raggi condannandola già prima della sentenza. Ieri la sindaca di Roma è stata assolta e finalmente la macchina del fango innescata contro di lei ha avuto una battuta d’arresto, perché questa è la pazza realtà in Italia: una stampa che per anni è stata accondiscendente con chi ha commesso le peggiori nefandezze e che si risveglia solo quando governa chi non è di ‘suo’ gradimento”, ha dichiarato il sottosegretario Di Stefano.

Luigi Di Maio
Fonte foto: https://www.facebook.com/luigi.demucci.3?tn-str=*F

Il commento di Matteo Salvini

Decisamente più diplomatico Matteo Salvini, il quale ha detto di essere solidale con i colleghi giornalisti che fanno bene il proprio lavoro senza pregiudizi. “Faccio il giornalista e apprezzo la libertà di pensiero e critica, ma a volte non c’è informazione ma pregiudizio nei confronti di questo. Ma me lo tengo per me e vado avanti”, ha dichiarato Matteo Salvini.

Silvio Berlusconi: c’è un’aria di illibertà

Sul caso è intervenuto anche il numero uno di Fi, Silvio Berlusconi, il quale si è detto preoccupato per l’aria di illibertà e per una politica che sembra l’anticamera di una dittatura.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 11 Novembre 2018 14:36

Manifestazioni contro il ddl Pillon, migliaia di persone in piazza

nl pixel