L’ex Pm Lupacchini intanto pone alcuni dubbi sulle dichiarazioni di Neroni, riguardo le accuse a Giovanni Paolo II sul caso Orlandi.
Nonostante l’approvazione con voto unanime alla Camera, la richiesta di creare una commissione Bicamerale parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, è stata ritirata dal Senato. Ad ostacolare il percorso è stata la richiesta di svolgere audizioni, prima di procedere all’esame e alla votazione del testo.
Il freno sulla Bicamerale
La scorsa settimana, il senatore Costanzo Della Porta di Fratelli d’Italia aveva chiesto di ridurre i tempi d’indagini della commissione d’inchiesta aperta sulle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Ad oggi Pietro, fratello di Emanuela, si dice amareggiato dalla decisione del Senato di tirare un freno sulla Bicamerale.
A comunicare la decisione, è stato il senatore di FdI Marco Lisei, che aveva proposto di svolgere alcune audizioni “per ulteriori chiarimenti”. L’esponente di Fratelli d’Italia vorrebbe avere la certezza “che sia in corso un’indagine della Procura di Roma”, ritenendo “quindi opportuno udire, per esempio, l’autorità giudiziaria competente”. Il termine è fissato entro il 23 maggio.
Pietro Orlandi: “Sono amareggiato”
In un post su Facebook, Pietro Orlandi rimugina sul perché della discussione al Senato su commissione d’inchiesta, e sulla richiesta di audizioni per capire cosa stia accadendo tra Vaticano e Procura. “Una commissione parlamentare, dovrebbe essere totalmente indipendente da Procura e Vaticano“, dichiara.
Tuttavia, rivolge comunque “un plauso ai deputati e presidente della Camera per la volontà nel pretendere all’unanimità, in tempi brevissimi, l’approvazione per la Commissione d’inchiesta. La giustizia merita rispetto”.
Intanto questa mattina, l’ex magistrato di Roma, Otello Lupacchini, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle affermazioni dell’ex della Banda della Magliana, Marcello Neroni. “Quello che mi interessa capire è quale scopo si proponeva chi lo mandò a fare quelle dichiarazioni“, dice riferendosi all’audio sul caso Orlandi con le accuse a Giovanni Paolo II. ”Chi lo ha indotto, 14 anni fa, a fare quelle dichiarazioni a ruota libera. Cosa si voleva far succedere?”.