Caso Ruby, la rivelazione dell’ex avvocato: Berlusconi sapeva dall’inizio della minore età e ha pagato cinque milioni di euro alla ragazza.
Dopo l’assoluzione definitiva di Silvio Berlusconi, torna alla ribalta il caso Ruby. A riaccendere i riflettori sulla vicenda sono le parole dell’ex avvocato della ragazza, il quale ha rivelato che la sua assistita ha ricevuto dall’ex capo del Governo italiano cinque milioni di euro, 3 per lei e due per l’allora compagno della ragazza, Luca Risso. Stando al legale il Cavaliere avrebbe effettuato il pagamento peché consapevole sin dall’inizio del fatto che Ruby fosse minorenne.
Caso Ruby, l’avvocato Verzini: reputo mio dovere etico e morale rendere pubblico ciò che si è realmente verificato nella vicenda Ruby
Intervenuto ai microfoni dell’Ansa, l’avvocato Egidio Verzini ha fatto sapere di aver deciso di rinunciare all’obbligo di mantenere il segreto professionale per rispondere a un senso etico e morale.
“Dopo lunga ed attenta valutazione – recita la nota redatta da Verzini come riportata dall’Ansa – reputo mio dovere etico e morale rendere pubblico ciò che si è realmente verificato nella vicenda Ruby, perciò ho deciso autonomamente di rinunciare all’obbligo del segreto professionale assumendomi ogni responsabilità”.
Ruby, prosegue la ricostruzione dell’avvocato, “ha ricevuto un pagamento di 5 milioni di euro eseguito tramite la banca Antigua Commercial Bank di Antigua su un conto presso una banca in Messico nella località di Playa del Carmen, di cui però non conosco il nome […]. Berlusconi era a conoscenza sin dall’inizio della minore età di Ruby, motivo per cui ha elargito il denaro“.
Caso Ruby, assolto Silvio Berlusconi
Avvocato di Ruby tre giugno e luglio del 2011, Verzini aveva poi lascito l’incarico in seguito all’assenza di un rapporto di fiducia. L’avvocato prosegue nella sua ricostruzione fornendo un racconto dettagliato di quanto avvenuto dietro le quinte del processo che ha visto sul banco degli imputati Silvio Berlusconi, poi assolto dai giudici al termine dell’iter giudiziario.
