Lo scandalo dei finti terremotati nel Centro Italia: dichiarazioni false per ottenere i contributi statali. Centoventi persone denunciate dalla Guardia di Finanza.
MACERATA – Centoventi persone sono state denunciate in seguito a un’indagine della Guardia di Finanza che individuato una serie di richieste illecite per il Contributo di Autonoma Sistemazione, ossia persone che ricevevano contributi per aver dichiarato di essere state costrette a trovare un alloggio in affitto perché la prima casa era stata resa inagibile dal territorio. Dichiarazione risultata ovviamente non vera in seguito alle indagini degli inquirenti.
Finti terremotati nel Centro Italia: l’operazione Anubi
L’operazione Anubi è scattata dalle analisi dei primi mesi di erogazione di contributi. Da qui sarebbero emerse alcune anomalie legate al fatto che molti dei Comuni colpiti dal terremoto del Centro Italia sono (o purtroppo erano) mete turistiche e molte abitazioni risultavano registrate come seconde case da persone che vivono in altre città o addirittura all’estero.
Di fatto molti soggetti avevano richiesto e ottenuto il contributo dichiarando di essere stati costretti a trasferirsi in seguito ai danni riportati a quella che, nella dichiarazione, era stata dichiarata come prima casa o comunque alloggio di residenza. In molti casi si trattava in realtà di seconde case abitate solo per brevi periodi o affittate a studenti universitari.
Operazione Anubi, centoventi persone denunciate
Alcuni dei soggetti denunciati, al fine di ottenere un rimborso maggiorato, hanno dichiarato che nelle case in questione vivevano i loro parenti, che in realtà, in molti casi, vivevano addirittura all’estero A questi si aggiungono le persone che non hanno mai abbandonato la propria casa, fortunatamente ritenuta agibile dai Vigili del Fuoco.
Al momento sarebbero già stati requisiti 120mila euro.
