Il 23 agosto 2003, a Cesena, fa l’esordio in rossonero Kakà. Il brasiliano entra a inizio ripresa nell’amichevole contro il National Bucarest.
Nell’estate di sedici anni fa, il Milan fresco campione d’Europa acquista tre giocatori: Cafu, Pancaro e Kakà, un giovane talento brasiliano.
Arrivo dal San Paolo
Ricardo Izecson dos Santos Leite, in arte Kakà, nato il 22 aprile 1982, arriva in rossonero su suggerimento di Leonardo. Al San Paolo vanno poco meno di 10 milioni di dollari. Nel tempo, si rivelerà uno dei maggiori affari di mercato del Diavolo. Eppure, appena sbarcato in Italia, la stellina verdeoro farà parlare di sé soprattutto per il suo pseudonimo. Celeberrimo il commento di Moggi: “Io uno con un cognome così non lo comprerei mai…“. Kakà si presenta alla Malpensa con un paio di occhialini da vista che – dirà poi Ancelotti – lo fanno apparire come un testimone di Geova…
Primi allenamenti a Milanello…
Eppure, fin dai primi allenamenti al centro sportivo rossonero in tutti si accorgono che Kakà può essere un crack. Tocco di palla, visione di gioco e scatto bruciante non comuni.
Cesena, esordio in amichevole
La prima assoluta di Kakà con la maglia rossonera avviene il 23 agosto 2003. Al “Manuzzi” di Cesena, il Milan affronta in amichevole il National Bucarest. Il brasiliano, al 46′, entra in campo al posto di Rui Costa e fa subito una giocata delle sue: dribbling, scatto e pallone a Rivaldo, il quale calcia sul fondo.
Per la cronaca, il risultato finale sarà di 1-1 (reti di Inzaghi e Petre).
Pochi giorni dopo, Kakà giocherà la prima ufficiale in Ancona-Milan, dando il via con una gran giocata al raddoppio di Shevchenko. Il resto è storia…