Cessione Milan, il fondo Elliott non convince gli addetti ai lavori. Tutto di nuovo in discussione?
Non c’è pace né chiarezza per quanto riguarda la cessione del Milan e le mille storie, trattative collaterali e indiscrezioni che, inevitabilmente, emergono e si rincorrono. Grande protagonista delle ultime settimane è il fondo Elliott, ossia il fondo che dovrebbe prestare circa 300 milioni a Yonghong Li per permettergli per completare l’acquisto della società. Un prestito con un tasso di interesse – pare – dell’11 %, ed è superfluo prendere la calcolatrice per capire che, visti i numeri in ballo, stiamo parlando di cifre mostruose.
Il fondo avvoltoio
È doveroso allora fare chiarezza sul famigerato fondo Elliott, fondato da Singer nel 1977 e salito alle luci della ribalta negli anni della crisi argentina, quando Nml, sussidiaria di Elliott, ha comprato a prezzo bassissimo i titoli di stato di Buenos Aires per poi fare causa all’Argentina per ottenere il rimborso integrale del valore di quei bond. Da qui l’etichetta di fondo avvoltoio datagli dal presidente dell’Argentina.
Quale futuro per il Milan?
Sembra allora azzardato parlare di garanzie per il Milan, visto che il futuro sembra tutt’altro che delineato. l’acquisto del club di via Aldo Rossi. Il fondo americano, infatti, potrebbe diventare proprietario del Milan e decidere, come sottolineato da La Repubblica, di gestirlo oppure di rivenderlo aprendo magari un nuovo interminabile capitolo.