Fininvest non ha avviato discorsi con altri gruppi, ma le alternative a Yonghong Li, in caso di definitiva rottura, non mancherebbero di certo. Sono giorni decisivi per il futuro del Milan
Smaltita la bile per l’ennesimo closing saltato, è già tempo di pensare al… prossimo. Già, perché Fininvest e i cinesi di Sino-Europe Sports si sono dati appuntamento a venerdì 10 marzo. In ballo ci sono 100 milioni di verdoni, una proroga da certificare e un contratto da ridefinire. Secondo quanto riportato da Premium Sport, a casa SES sono piuttosto ottimisti sull’esito finale di questa “appassionante” telenovela italo-cinese. Yonghong Li ha un chiodo fisso, che poi (almeno così si mormora) sarebbe l’opposto di quello che, da anni, attanaglia Marina Berlusconi: la figlia del Cavaliere vorrebbe sbarazzarsi del Milan, il misterioso uomo d’affari asiatico, invece, vorrebbe acquistarlo a qualunque costo o pettegolezzo.
Cessione Milan
Si vedrà… Nel frattempo, sempre secondo le indiscrezioni riferite da Carlo Pellegatti a Premium Sport, Fininvest non ha avviato discorsi (né tantomeno ricevuto segnali) con altri gruppi interessati al club di via Aldo Rossi. Tuttavia, in caso di mancato accordo con Sino-Europe, le alternative non mancherebbero di certo. Alla finestra, infatti, ci sarebbe ancora il duo Galatioto-Gancikoff con il gruppo che fa capo a Sonny Wu. Anche mister Bee Taechaubol sta osservando attentamente la situazione. Ci sarebbe anche lo sceicco Al Maktum, il quale, in passato, avrebbe rifiutato la proposta di entrare come azionista di minoranza, ma che potrebbe ripensare al Milan, considerandolo un veicolo importante, in vista Expo 2020 Dubai.