Il 25 novembre moriva Diego Armando Maradona, il D10S

Il 25 novembre moriva Diego Armando Maradona, il D10S

La biografia e la carriera Diego Armando Maradona, dai successi con la maglia del Napoli agli eccessi fuori dal campo fino alla drammatica morte.

ROMA – Il calcio e Diego Armando Maradona sono una cosa unica. Il Pibe de Oro ha scritto pagine di storia di questo sport con giocate e gol. Maradona è Storia. Non solo dell’Argentina e del Napoli. Maradona è una bandiera del calcio, un esempio per tutti. Le sue giocate in campo sono senza storia. Giocava un calcio universale, ha insegnato Calcio, è stato il Calcio.

Diego Armando Maradona, la biografia del calciatore argentino

Nato a Lanus il 30 ottobre 1960 sotto il segno dello Scorpione, Diego Armando Maradona ha iniziato la carriera nell’Argentinos Juniors. Proprio con i bianco-rossi ha fatto il suo esordio tra i professionisti prima di passare al Boca Juniors e al Barcellona. L’exploit della sua carriera è arrivato nel 1984 quando è passato al Napoli. Sei stagioni con la maglia azzurra che gli hanno permesso di diventare il calciatore più forte di sempre.

Ma i successi sono stati conquistati anche con la maglia della Nazionale. E con l’Argentina ha messo a segno il gol del secolo a Messico 1986 contro l’Argentina. Rete arrivata tre minuti dopo quella realizzata con la mano (mano de Dios).

Ma Maradona era un campione fragile, un campione solo. E gli ultimi anni della sua carriera sono stati condizionati dai problemi con la droga. Nel 1991 arriva la squalifica dopo un controllo antidoping, e così finisce la sua esperienza italiana. Dopo lo stop di un anno e mezzo Maradona torna in campo con la maglia del Siviglia. Regala giocate di rilievo, ma per tutti la carriera del D10S era finita a Napoli. Dopo una stagione in Spagna Diego torna in Argentina per godersi il calore della sua gente e chiudere da eroe. Poi di nuovo i problemi con la droga. Trovato positivo all’efedrina, nel corso dei Mondiali negli Usa, Maradona viene squalificato per doping. È la pietra tombale sulla sua carriera da calciatore.

I 60 anni di Maradona

Il 30 ottobre 2020 il mondo del calcio si è fermato a ricordare le imprese e le gesta di Diego Armando Maradona, che spegne sessanta candeline e torna a farsi sentire dai microfoni de il Corriere dello Sport.

Gracias, amigos. Grazie a tutti. Grazie per gli auguri, per la vicinanza e per l’affetto che continuate a mostrarmi. Mi danno forza e sensazioni positive, cose che in tempi di grande paura per la salute di tutti e di grandi sofferenze economiche per tanti sono assai preziose. Sessant’anni, sì. Sono pochi o sono tanti? Devo cominciare a sentirmi pure io un po’ vecchietto, oppure no? Beh, l’ammetto, me lo sono chiesto. Ma non so darmi una risposta“, scrive Maradona nel suo messaggio affidato alle colonne del CorSport.

“”Che regalo mi piacerebbe avere? Niente per me. Vorrei che questa pandemia assassina se ne andasse via, questo sì. Vorrei che lasciasse in pace tutti e soprattutto quei Paesi e quei popoli e quei bambini tanto poveri da non potersi neppure difendere. Vorrei che qui in Argentina come in tante, troppe, altre parti del mondo fossero sconfitti anche i virus della fame e della mancanza di lavoro che divorano la dignità delle persone”.

Maradona e il Napoli, amore infinito

Nel messaggio scritto in occasione dei suoi 60 anni, Maradona ha voluto sottolineare ancora una volta il suo legame inscindibile con il Napoli e i suoi tifosi.

E se è vero che non c’è due senza tre, vorrei che un altro scudetto lo vincesse presto pure il Napoli. Lo seguo. Mi piace. Caro Gattuso, vai avanti così: con la tua grinta e la tua capacità di fare calcio. Faccio il tifo per te e voglio dirti una cosa: c’è gente che si vanta di aver giocato nel Barcellona, nel Real Madrid, nella Juventus. Io mi vanto e sono orgoglioso di aver fatto parte del Napoli. Spero che un giorno possa dirlo pure tu. Grazie ancora, amici miei. Vi abbraccio tutti, Forse anche un po’ commosso. Sarà colpa dell’età”.

La morte di Diego Armando Maradona

Il 25 novembre i media argentini hanno battuto la notizia della morte di Diego Armando Maradona, morto a sessant’anni a causa di un arresto cardiocircolatorio che lo ha colpito mentre si trovava nella propria abitazione. La notizia ha travolto il mondo del calcio. Tifosi di tutto il mondo hanno pianto la scomparsa di Diego. La Napoli del calcio ha vissuto un vero e proprio lutto, in Argentina i tifosi hanno iniziato a pregare Diego Armando Maradona. Sul decesso del campione argentino è stata aperta un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità personali da parte dei medici che avrebbero dovuto assisterlo dopo una delicatissima operazione alla testa.

Diego Armando Maradona

La moglie, i figli e la vita privata di Diego Maradona

Una vita privata ‘movimentata’ per Maradona, padre di cinque figli. Dalma e Gianinna sono nati dalla relazione durata 20 anni (1984-2004) con Claudia Villafane. Ma durante questo matrimonio l’argentino ha avuto diverse storie extraconiugali dalle quali sono nati Diego (nato nel 1986 e riconosciuto nel 2008) e Jana (1996). Dopo il matrimonio l’ex Pibe d’Oro ha iniziato una relazione con Veronica Ojeda e da questa è nato Diego Fernando (2013).