Diventato noto a tutti per il suo libro “Il mondo al contrario”, Roberto Vannacci ha militato a lungo nell’esercito, con ruoli di comando.
Dopo una lunga carriera da militare e comandante in importanti operazioni belliche, è diventato un vero e proprio caso mediatico: stiamo parlando di Roberto Vannacci, il generale di origine ligure che ha visto il suo nome rimbalzare da un giornale all’altro nell’estate del 2023, in seguito alle opinioni controverse che ha voluto esprimere nel suo libro Il mondo al contrario. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su di lui.
La biografia del generale
Roberto Vannacci nasce a La Spezia, in Liguria, il 20 ottobre 1968 (è quindi del segno zodiacale della Bilancia). Con il sogno di dare “la vita per il suo ideale” – come riporta Rolling Stone – decide di formarsi all’Accademia militare di Modena e alla Scuola di applicazione dell’Esercito di Torino.
Approfondisce molto i temi di strategia militare anche dal punto di vista teorico, ed infatti consegue ben tre lauree magistrali e due master di II livello. Ottiene quindi una laurea in Scienze strategiche dall’Università di Torino, una in Scienze internazionali e diplomatiche dall’Università di Trieste, una in Scienze militari dall’Università di Bucarest, un master in Scienze strategiche di nuovo dall’Università di Torino ed un secondo master in Studi internazionali strategico-militari dalla Cattolica di Milano in collaborazione con la LUISS di Roma.
La carriera nell’esercito
Entrato tramite selezioni nel 9° Reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin”, Vannacci consegue innanzitutto il brevetto da incursore dell’Esercito italiano. Nel 2004, viene poi inserito nel neonato Comando interforze per le operazioni delle forze speciali di Roma, dove inizia a ricevere i primi incarichi di comando, arrivando alla posizione di vice comandante/capo di stato maggiore. Qualche anno dopo, affianca il generale Bertolini in Afghanistan, in qualità di assistente militare del capo di stato maggiore, alla guida della International Security Assistance Force.
Da quel momento, inizia ad assumere il comando di unità di forze speciali in molteplici operazioni militari, che lo portano in Somalia, Ruanda, Yemen, Iraq e soprattutto in Afghanistan, dove è il primo comandante della Task Force 45. In Libia supporta le attività diplomatiche e organizza l’evacuazione di emergenza dei cittadini italiani da Tripoli, mentre in Iraq lavora all’addestramento delle forze anti-ISIS.
Arrivato alla guida del 9° Reggimento d’assalto da cui la sua carriera ha avuto inizio ed in seguito anche della Brigata paracadutisti “Folgore”, tra il 2020 e il 2022 è stato addetto per la Difesa alla rappresentanza diplomatica italiana a Mosca, ma ha poi terminato l’incarico non appena è stato dichiarato “persona non grata” alle autorità russe, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Nel 2023, viene nominato a capo dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, ma, a seguito delle polemiche suscitate dal suo libro, viene destituito da tale incarico, e trasferito al comando delle forze operative terresti.
Il libro Il mondo al contrario e le polemiche suscitate
Vannacci è diventato un vero e proprio personaggio pubblico, al centro di discussioni e dibattiti, nell’estate del 2023, quando ha deciso di pubblicare il suo libro autoprodotto, intitolato Il mondo al contrario. Mosso – come dichiarerà più tardi la moglie – da “sensazioni derivanti dal disagio che stava provando rispetto al cambiamento della società che vedeva intorno a lui”, il militare ha raccolto nel volume tutta una serie di riflessioni su temi particolarmente caldi.
A scatenare le polemiche, sono state soprattutto affermazioni sulla comunità LGBTQ+, definita non “normale”, contro l’ambientalismo (“i cambiamenti climatici ci sono sempre stati”) ed in generale pensieri di area conservatrice contro “la dittatura del politicamente corretto”. Sia il Ministro della Difesa Crosetto che lo Stato Maggiore dell’Esercito hanno preso le distanze dai contenuti del libro. Tuttavia, grazie all’eco mediatica, Il mondo al contrario è balzato in cima alle classifiche di vendita e si stima abbia venduto più di 90mila copie solo nelle ultime settimane di agosto.
La vita privata di Vannacci
Il generale è sposato con Camelia Mihailescu, di cui non si conosce nè l’età nè la professione. Sappiamo però che è di origine rumena e possiamo intuire dal suo profilo Instagram che è un’amante del fitness e degli animali. Insieme, hanno due figlie, Elena e Michela, entrambe campioncine di Triathlon.
Curiosità sul generale italiano
Vannacci ha ricevuto diverse onorificenze, tra cui quella di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e quella di Legion of Merit dagli USA.
C’è chi ipotizza – come Il Giornale d’Italia – che il generale abbia conosciuto la moglie nel periodo in cui frequentava l’Università a Bucarest.
Secondo quanto riportato da Rolling Stone, grazie alle vendite del suo discusso libro, Vannacci potrebbe aver guadagnato più di 500mila euro.