Rula Jebreal è un’analista e giornalista di politica estera con la doppia cittadinanza, israeliana e italiana, che fa sempre molto discutere.
Rula Jebreal è un viso conosciuto in televisione grazie alla sua partecipazione a vari programmi su La7, ma è anche scrittrice e sceneggiatrice. La sua vita personale, ricca di vicende spiacevoli nel corso dell’infanzia, la porta ad intraprendere discussioni e lavori su temi quali la violenza, l’immigrazione e lo sfruttamento. Ma cosa si nasconde dietro una donna forte e una professionista ammirata? Scopriamo insieme la sua storia.
Rula Jebreal: biografia
Rula Jebreal (in arabo:رولا جبريل, e in ebraico: רולא ג’בריל) è nata il 24 aprile 1973 in Israele, ad Haifa. Suo padre era l’imam Othman Jebreal, sufi nigeriano e la madre, Zakia, che perse all’età di soli 5 anni. Lei e la sorella Rania, passarono l’infanzia all‘orfanotrofio di Dar El-Tifel, dal 1978 al 1991. La decisione fu del padre a seguito del suicidio della madre. Nella vita di Rula una presenza fondamentale su quella di Hind Husseini, insegnante che ricoprì anche un ruolo di “madre” per lei e la sorella, alla quale attribuisce il merito di averle salvato la vita.
Ha studiato presso la scuola superiore Dar Al Tifel Al Arabi a Gerusalemme e in seguito, nel 1993 grazie ad una borsa di studio assegnatagli tramite il governo italiano, studia all’Università di Bologna, dove si laurea in fisioterapia.
Rula Jebreal: carriera professionale
La sua strada però finisce per portarla a specializzarsi in giornalismo di cui è da sempre appassionata. Inizia a collaborare dopo l’università con testate come “La Nazione”, “Il Giorno” e “Il resto del Carlino”
In seguito, grazie alla sua conoscenza della lingua araba si addentra nel mondo della corrispondenza estera, diventando inviata e corrispondente. Approda anche il televisione, partecipando a programmi come “Diario di guerra”, in onda sul canale La7. Nel 2006 collabora con Michele Santoro come ospita ed intervistatrice ad AnnoZero, il programma politico da lui condotto. Dal 2007 è anche autrice e conduttrice di “Onda Anomala”, il settimanale di politica estera e costumi di RaiNews24. Scrive anche per il giornale il Messaggero, occupandosi sempre di politica estera.
Su sfondo internazionale, Rula Jebreal scrive anche per il New York Times, Washington Post, The Guardian, Time, Newsweek.
Si fa spazio anche nel mondo dell’editoria nel quale esordisce nel 2003 con il primo romanzo Miral. Al libro viene adattato un film nel 2010, diretto da Julian Schnabel.
Il suo secondo romanzo, La sposa di Assuan, esce nel 2007, e il terzo, Rejecter che rappresenta uno studio saggistico. Il libro è basato su interviste ad immigrati che hanno intrapreso delle carriere professionali di successo in Italia messi a confronto con altri che invece vivono ai margini della società.
Rula Jebreal: vita privata
Rula jebreal ha una figlia di nome Miral con l’artista Davide Rivalta. Tra il 2007 e il 2011 ha avuto una relazione con il regista Julian Schnabel. Nel 2013 si è sposata con Arthur Altshul da cui ha divorziato nel 2016. In seguito ha frequentato il famoso membro dei Pink Floyd Roger Waters.
Jebreal è attiva su Instagram, Twitter e ha anche un account Facebook. Ecco un post in cui si schiera contro Putin:
Il dittatore Russo rifiuta categoricamente la richiesta dell’ONU 🇺🇳 di aiutare ad evacuare i civili sotto assedio a Mariupol.
— Rula Jebreal (@rulajebreal) April 28, 2022
Il diktat del fascista russo: genuflessione dell’Occidente o guerra nucleare.
Putin non vuole la resa… vuole solo sterminare gli ucraini. https://t.co/6E3Q6ghmar
Non si hanno informazioni sui suoi guadagni.
5 curiosità su Rula Jebreal
- Rula parla quattro lingue: arabo, ebraico, inglese e italiano.
- Definisce sé stessa come una “musulmana laica”.
- Rula è la prima donna inviata dal New York Times in Siria dopo l’inizio del conflitto.
- Nel 2020 ha partecipato al Festival di Sanremo 2020 dove affronta pubblicamente il tema della violenza sulle donne, partendo dalla sua storia personale. Il discorso fece molto discutere nel giorno successivi.
- Riguardo la guerra in Ucraina ha scritto contro Putin: “In Siria Putin ha raso al suolo intere città. A Kharkiv sta ripetendo lo stesso schema. I leader di destra che hanno sostenuto Putin sono complici e corresponsabili di ogni crimine commesso contro l’umanità. E quello che verrà dopo NON si chiamerà pace“