Nella sua carriera politica è stato anche Ministro della pubblica istruzione, del Bilancio e dell’Industria.
Esponente della DC per il collegio di Torino, Guido Bodrato è stato un famoso politico ed economista scomparso il 9 giugno del 2023. Di conseguenza, diamo uno sguardo alla carriera del noto deputato: dal consiglio comunale del capoluogo piemontese al Parlamento europeo, passando per i suoi diversi incarichi di governo.
Guido Bodrato: la biografia e la vita privata
Guido Bodrato nasce a Monteu Roero, in provincia di Cuneo, il 27 marzo del 1933. Dopo la laurea in giurisprudenza, ha iniziato a lavorare come ricercatore all’Università degli Studi di Torino e poi in un istituto di ricerca economica. In seguito, ha scelto di dedicarsi alla carriera politica. Infatti, anche negli ultimi anni della sua vita era molto attivo su Twitter come commentatore politico.
Bodrato era sposta con Irma Gallo, morta all’età di 88 anni il 20 aprile di quest’anno.
Guido Bodrato: la carriera politica
Entra nella scena politica all’interno di Democrazia Cristiana, oltre ad essere iscritto anche al Movimento Federalista Europeo. Dal 1968 al 1994 è stato eletto deputato all’interno del Parlamento italiano, mentre dal 1999 al 2004 in quello europeo.
Nel 1985 è stato capolista della DC alle elezioni amministrative di Torino, spodestando la precedente maggioranza di sinistra. Ha fatto parte della corrente democristiana Forze Nuove e ha fondato, insieme con altri politici, dell’Area Zac.
È stato capolista dei Popolari alle elezioni europee del 1999 nella circoscrizione nord-ovest, eletto con oltre 40mila preferenze. Durante il suo mandato al Parlamento europeo è stato, all’interno del Partito Popolare Europeo, capodelegazione dei Democratico Cristiani Italiani. Ha inoltre appoggiato l’uscita della DC dal PPE nel 2004.
Gli incarichi di governo di Guido Brodato
Dal 1980 al 1982 è stato Ministro della pubblica istruzione, sotto Arnaldo Forlani e sotto i due governi di Giovanni Spadolini. Ha ricoperto, successivamente, l’incarico di Ministro del bilancio e della programmazione economica sotto Amintore Fanfani, fino al 1983. Da quel momento fino al 1991, Bodrato non fece parte di alcun governo e si dedicò al ruolo di vicesegretario unico della DC.
Con il governo Andreotti VII ricoprì l’incarico di Ministro dell’industria e commercio dal 1991 al 1992. Durante il periodo dello scandalo di Tangentopoli, Bodrato era commissario della DC a Milano ed ha appoggiato il rinnovamento proposto dalla segreteria Martinazzoli, passando al Partito Popolare Italiano.
Il ricordo di Bodrato, da Letta a
Uno dei primi esponenti della politica a rendere omaggio alla memoria di Bodrato è stato Enrico Letta, ex segretario del Partito Democratico. “Mi inchino davanti a un grande maestro della buona politica. Intere generazioni di cattolici democratici si sono formate e continueranno a formarsi sul suo esempio“.
Si è unito nel ricordo di Guido Bodrato anche Guido Crosetto, attuale ministro della difesa e conterraneo del deputato scomparso. “Ho sempre ascoltato con rispetto ogni sua riflessione, perché dal primo momento ho sentito di avere a che fare con un ambiente pulito, limpido, libero, colto, persona aperta e rispettosa“.