Radio, televisione e politica. Ecco chi era Sergio Zavoli, uno dei maestri del giornalismo italiano.
ROMA – Il mondo del giornalismo perde uno dei punti di riferimento dei più giovani e non solo. Stiamo parlando di Sergio Zavoli, forse il più grande giornalista di sempre visto il suo impegno sia per la radio che per la televisione.
Una carriera che lo ha portato a diventare una icona di questa squadra con il ciclismo che in Zavoli ha visto uno degli esponenti più importanti con il Processo alla tappa.
Chi era Sergio Zavoli, la carriera del giornalista italiano
Nato a Ravenna il 21 settembre 1923 (Vergine), Sergio Zavoli ha iniziato la sua carriera di giornalista sul periodico dei Gruppi universitari fascisti a soli vent’anni. Da qui è proseguita la sua avventura da cronista con l’approdo in Radio Rai nel 1947.
Una figura importante a viale Mazzini tanto che nel 1962 ha ideato il Processo alla tappa, un programma punto di riferimento del Giro d’Italia ormai da oltre mezzo secolo. Dal 1980 al 1986 ha ricoperto il ruolo di presidente della Rai e in questi anni ha iniziato anche la sua esperienza come scrittore con diversi libri pubblicati. E tra questi anche Socialista di Dio che si è aggiudicato il Premio Bancarella.
Sergio Zavoli senatore
L’ingresso in Senato è avvenuto nel 2001 nelle liste dei Democratici di Sinistra. Da questo momento non ha lasciato più Palazzo Madama fino al 2018 quando ha deciso di non ricandidarsi. Un’esperienza che gli ha permesso di farsi conoscere anche dal mondo della politica.
Sergio Zavoli morto
La morte del giornalista è avvenuta nella giornata di martedì 4 agosto 2020 con la notizia che è stata data solo qualche ora dopo. Una scomparsa che lascia un vuoto incolmabile nel mondo del giornalismo italiano con il ravennate che è stato un vero punto di riferimento per giovani e non solo.