Chiuso il profilo Facebook di Silvia Romano. La giovane contro la Onlus: “Mi hanno mandata allo sbaraglio”.
MILANO – Il profilo Facebook di Silvia Romano è stato chiuso per le minacce e gli insulti arrivati dopo la liberazione. “Vogliamo stare in pace, abbiamo bisogno di pace – ha detto la madre Francesca ai giornalisti presenti sotto l’abitazione della giovane italiana – provate a mandare un vostro parente là e voglio vedere se non torna convertito“.
E su una possibile conferenza stampa rivela: “Non facciamo niente al momento perché Silvia è in quarantena. Siamo qua, poi tra due settimane vedremo. Visto come sono andate le cose non so“.
Africa Milele nel mirino
Le indagini sul rapimento di Silvia Romano proseguono con la Procura che presto potrebbe iniziare degli approfondimenti su Africa Milele, la Ong che ha mandato in Kenya la giovane milanese.
“Mi hanno mandata allo sbaraglio“, avrebbe detto la 24enne agli inquirenti durante l’interrogatorio. Parole che saranno approfondite nei prossimi giorni con gli inquirenti che vogliono vedere chiaro sulla vicenda e capire il perché Silvia è rimasta in quel villaggio senza scorta e collaboratori.
La Onlus si difende: “In quel villaggio c’erano due guardani”
Ricostruzione non condivisa da Africa Milele con la fondatrice che ai microfoni di Repubblica ha raccontato il viaggio in Kenya di Silvia: “Quando è stata rapita erano in servizio due guardiani. Ci ha contattati sulla pagina Facebook perché voleva fare un periodo in quelle zone. Prima è andata a Liconi poi l’ho incontrata a Malandi ed è andata a Chamaka con mia figlia Irene che l’ha introdotta nel villaggio“.
E sul rapimento ha ammesso: “So chi ha tradito Silvia. Non posso dirlo in pubblico ma gli inquirenti e i familiari sono informati. Ho fatto le mie indagini, non per cercare di liberare Silvia ma per capire cosa fosse successo. E penso di averlo scoperto“.
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