Lo strano caso dello stoccaggio del grano e del mais della Cina fa riflettere le potenze europee.
In molti, negli ultimi mesi, si sono chiesti come mai la Cina avesse intensificato l’acquisto e lo stoccaggio di grano e mais. Sembrava una strategia di prevenzione difficile da spiegare, quella del Governo cinese. Eppure, alla luce dell’attuale conflitto in Ucraina, la pratica di Xi Jinping sembra essere estremamente sensata, se non addirittura preveggente. Che la Cina sapesse già dei piani espansionistici di Vladimir Putin in Ucraina?
Prima della fine del primo semestre del 2022, se l’attuale volume di importazione cinese di grano e mais si mantiene stabile, la Cina avrà comprato e stoccato circa il 60% del grano attualmente in circolazione sui mercati di tutto il mondo. La parte terrificante di tale operazione sta nel fatto che il produttore numero uno di grano al mondo è proprio l’Ucraina, il Paese attualmente sotto attacco da parte della Russia, che ha fornito alla Cina la maggior parte del grano comprato e stoccato dai cinesi negli ultimi mesi.
Preveggenza o solo fortuna?
In molti, specie analisti del settore economico, si sono chiesti il motivo della strategia del Governo cinese. Alcuni pensavano che i cambiamenti climatici avessero portato la Cina a fare una stima diversa rispetto alla maggioranza dei Paesi mondiali. Si pensava che Xi Jinping potesse sapere di alcuni fenomeni climatici che avrebbero investito il pianeta, e che avesse tenuto tutti all’oscuro. La realtà sembra però essere ben diversa. Che qualcuno ai piani alti avesse saputo dell’invasione russa in Ucraina con grande anticipo? Questo sicuramente spiegherebbe il motivo di tale strategia economica.
Ma cosa significherebbe questo nello scacchiere geopolitico mondiale? Sicuramente, se la Cina avesse saputo dell’invasione, una sola fonte avrebbe passato le informazioni al Governo cinese: la Russia. Tale speculazione rafforza l’idea di un’alleanza solida tra le due superpotenze, a livello economico, finanziario, commerciale e tecnologico. Confermerebbe tale ipotesi l’approvazione cinese dell’importazione di orzo e grano dalla Russia, un accordo siglato tra Xi Jinping e Vladimir Putin durante le Olimpiadi Invernali di Pechino.