Qual è la normativa che regola l’uso delle cinture di sicurezza in auto? Quali sono gli obblighi, sia per il conducente sia per i passeggeri? Scopriamo di più!
Allacciare le cinture di sicurezza e si parte! Una frase scontata che però rende bene l’idea di come questi dispositivi di sicurezza, ormai diventati obbligatori da diverso tempo, siano necessari per tutte le persone che vogliono essere tranquilli alla guida o come passeggeri in auto. Ma qual è la normativa che regola l’uso della cintura in macchina? Bisogna sempre metterla anche nei sedili posteriori? Nei vari casi di chi è la responsabilità in caso di controllo stradale? Scopriamo insieme tutte le risposte a questi quesiti che molti ancora si pongono!
Cinture di sicurezze obbligatorie: per tutti?
Il Codice della Strada è molto categoria a questo proposito, di preciso in merito all’obbligatorietà dell’uso della cintura di sicurezza mentre si viaggia in auto. Non c’è differenza se si tratta di un viaggio lungo o anche solo per un breve tragitto: la regola è “in qualsiasi situazione di marcia“. Allacciare le cinture in sostanza permette a chi va in macchina di salvarsi la vita a seguito di incidenti, ma anche solamente per evitare sanzioni e multe per la mancata azione.
La responsabilità è sempre del conducente, sia per quanto riguarda la sua persona sia per quanto riguarda i passeggeri che ci sono nella sua auto in marcia. Il comportamento che deve avere, quindi, è di obbligare gli altri occupanti del veicolo a indossare la cintura. “Esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o ad omettere l’intrapresa della marcia“, questo dice il Codice della Strada.
Cinture di sicurezza posteriori ed esenzioni
Bisogna mettere anche le cinture di sicurezza se si è seduti sul sedile di dietro? La risposta è sì: come già detto è obbligatorio per legge che tutte le persone all’interno di un veicolo. Ci sono delle esenzioni, per il Codice della Strada, che possono essere valide? Si parla di esenzione dall’obbligo di indossare la cintura di sicurezza in casi in cui è presente una patologia certificata che contrasti con l’utilizzo di quest’ultimo, che può essere una grave obesità. Stessa cosa vale per le donne in gravidanza, che con il pancione e la pressione del pretensionatore può portare a problemi.
Invece per quanto riguarda i bambini, la normativa prevede che i bambini molto piccoli, sotto i 15 kg di peso, debbano stare in auto sul seggiolone posto sul sedile del passeggero e rivolto in senso contrario alla marcia. Invece per i bambini al di sotto di 1,50 di altezza vale la regola di utilizzare il seggiolino omologato.
Multe e sanzioni secondo il Codice della Strada
Ovviamente esistono delle multe e sanzioni per chi non indossa la cintura di sicurezza in auto. Gli importi delle multe possono andare dagli 83 ai 333 euro su tutti i soggetti, singolarmente, che sono nel veicolo e che non rispettano le regole. La decurtazione dei punti patente per una violazione di questo tipo è di 5 punti, mentre per i neopatentati il doppio, ovvero 10.
In caso di sinistro grave si andrebbe, oltre al danno pecuniario, anche sul penale per lesioni ad altre persone. Mentre, ancora, chi è recidivo viene aggiunta la sospensione della patente per un periodo di 15 giorni.
Insomma, queste regole servono per aumentare la sicurezza alla guida, sia delle persone di un auto che quelle delle altre che circolano in strada. In caso di sinistro, anche grave, la cintura di sicurezza può salvare la vita delle persone coinvolte, così come altri sistemi di sicurezza dell’auto, come l’airbag e gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida.