Sulle strade italiane è in arrivo l’autovelox ‘invisibile’. Ecco come funziona lo Scout Speed, sempre più temuto dagli automobilisti.
ROMA – Il tanto temuto autovelox invisibile è arrivato sulle strade italiane. In diverse città le Forze dell’Ordine hanno dotato le vetture di questo dispositivo che serve per verificare le infrazioni degli automobilisti senza farsi vedere. Lo Scout Speed è al centro di un dibattito tra il Ministro dei Trasporti e la Corte di Cassazione. Secondo la legge non deve essere segnalato mentre i giudici più volte si sono espressi in maniera netta su questa decisione, confermando la loro posizione positiva sulla visibilità di questa tecnologia.
Al momento non c’è stata nessuna sentenza che obbliga le Forze dell’Ordine a fare segnalare l’autovelox con gli automobilisti che temono sempre di più questo dispositivo. Sono infatti molti i conducenti che sono stati beccati dal Scout Speed.
Come funziona lo Scout Speed
Lo Scout Speed è un dispositivo molto semplice da utilizzare. Una telecamera e un radar vengono istallati all’interno della vettura e inviano impulsi radio ai veicoli che devono essere controllati. Lo strumento può essere utilizzato sia ad auto ferma che in movimento anche se ancora in alcune situazioni deve essere migliorato. Il Ministero obbliga tutte le vetture che hanno l’autovelox invisibile ogni anno devono effettuare la taratura e periodicamente sono obbligate a verificarne l’efficienza.
Ma allo stesso tempo ha dei limiti. In caso di traffico, per esempio, difficilmente riesce a individuare la vettura che supera il limite di velocità o per esempio quando un veicolo è in avvicinamento il dispositivo fa davvero fatica a essere efficace. Si tratta comunque di miglioramenti che possono essere fatti in futuro visto che il Ministero dei Trasporti consiglia l’obbligo a tutte le Forze dell’Ordine per rendere maggiormente sicure le strade italiane.
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