Dal pellegrinaggio sul Gange ai tamponi negativi, ecco come la variante indiana è arrivata in Veneto.
VERONA – Come la variante indiana è arrivata in Veneto? Le autorità sanitarie hanno iniziato una indagine epidemiologica per capire se ci sono altri casi nella regione, ma la famiglia risultata positiva a questa mutazione ha contratto molto probabilmente il virus in patria.
Variante indiana in Veneto, ecco come è arrivata
Come successo per i primi casi di Covid, anche la variante indiana è stata importata in Veneto. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la famiglia ha partecipato al Kumbh Mela sulle rive del Gange e forse proprio in quel momento ha contratto il Covid-19.
I quattro sono ritornati in Italia lo scorso 7 aprile con un volo atterrato all’aeroporto di Bergamo e da lì la famiglia aveva preso un taxi per ritornare nella loro casa di Villaverla, nel Vicentino. Nei giorni successivi i tamponi e la scoperta di aver contratto il Covid. Al momento la variante indiana è stata riscontrata solo nel padre e nei due bambini, mentre la madre è asintomatica e non avrebbe contratto questa particolare mutazione. Sono in corso le indagini epidemiologiche per scoprire la presenza di altri casi, ma la situazione sembra essere sotto controllo in tutta la regione. Erano stati segnalati, infatti, due presunti casi in provincia di Venezia. Controlli che non sembrano confermare questa indiscrezione.
I tamponi negativi
Una variante molto probabilmente contratta nelle ore prima della partenza. “Si tratta di una famiglia molto integrata che si è sottoposta al test in partenza e all’arrivo – ha sottolineato il sindaco della cittadina vicentina, Ruggero Gonzo – e il risultato è stato sempre negativo. Solo una settimana, dopo seguendo il protocollo dell’azienda sanitaria locale, si è scoperta la positività“.
I quattro, comunque, stanno bene e non hanno particolari sintomi. Il loro caso sarà seguito con molta attenzione anche per studiare meglio questa mutazione.