Come sarà la Formula 1 ai tempi del coronavirus? Porte chiuse, trasferte limitate e niente contatti.
ROMA – Come sarà la Formula 1 ai tempi del coronavirus? Difficile rispondere a questa domanda ma i vertici del circus sono al lavoro per garantire il regolare svolgimento della stagione. E il decremento dei contagi in tutto il mondo potrebbe consentire una partenza a luglio in Austria.
Come sarà la Formula 1 al tempo del coronavirus?
Gli organizzatori stanno studiando un nuovo format. Possibile un weekend di soli due giorni (prove libere e qualifiche il sabato e la gara la domenica) ma non si esclude la possibilità di allungare l’appuntamento austriaco a 4 giorni con la disputa di un doppio Gran Premio mentre ridurre il fine settimana inglese. Ci sarà spazio anche per Formula 2 e Formula 3.
Prevista una riduzione delle persone presenti nel circus. Pubblico a casa con i team che potranno portare al massimo 60 persone. Chi potrà lavorerà davanti al computer da casa oppure dalla sede del team. Ogni scuderia sarà isolata nel proprio box e non potrà avere contatti con le altre squadre. Per quanto riguarda l’organizzazione, invece, ci sarà qualche ‘taglio’ per garantire il distanziamento sociale tra le persone.
La bozza del calendario
Nelle prossime settimane dovrebbe essere ufficializzato il calendario. Possibile il via dall’Austria a luglio con Gran Bretagna e Ungheria nello stesso mese.
Ad agosto spazio a Barcellona e Spa mentre Monza continua ad essere in dubbio. Gli organizzatori non sono convinti delle porte chiuse e una decisione sarà presa solo in prossimità della definizione del calendario. Nessun problema per Singapore, Russia e Giappone. Assicurato il finale in Bahrain e Abu Dhabi mentre restano ancora da definire Stati Uniti e Messico con le autorità locali che non hanno ancora dato il via libera. Si spera in una stagione con 15 Gran Premi anche se al momento i circuiti che hanno dato la disponibilità sono 10.
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