Compensi per atto di precetto, tutto quello che c’è da sapere: come è possibile calcolarli? Ecco una semplice guida al calcolo…
Come calcolare i compensi per atto di precetto? Dal 10 aprile del 2014 sono diverse le novità introdotte dal decreto ministeriale numero 55. Scopriamole insieme in questa pratica guida…
Atto di precetto
Grandi novità per il calcolo dei compensi legati al mondo degli avvocati. Con l’entrata in vigore di un nuovo decreto ministeriale, il numero 55 del 10 aprile del 2014, sono state introdotte una serie di modifiche circa i compensi per le attività professionali svolte da avvocati tra cui rientra anche l’atto di precetto. Il decreto 55, infatti, ha introdotto alcuni nuovi regolamenti circa la determinazione dei parametri dei compensi per la professione dell’avvocato andando a sostituire quelle precedenti. Si tratta di parametri importanti nel momento in cui non dovesse stabilirsi un accordo tra cliente e avvocato. I nuovi parametri sono stati studiati ed introdotti valutando la proporzionalità del compenso in base all’opera prestata e non solo. Sono state, infatti, considerate una serie di cose come: l’urgenza dell’opera, la rilevanza, la natura, la difficoltà, la complessità e tante altre.
Calcolo compensi atto di precetto
Compensi per atto di precetto, tutto quello che c’è da sapere: come è possibile calcolarli? Questi elementi giocano un ruolo fondamentale nel calcolo del compenso che spetterà all’avvocato per le operazioni svolte. Ecco una tabella che considera il valore della prestazione:
- da 0 euro a 5.200 euro è previsto un compenso di 135 euro;
- da 5.200.01 euro a 26.000 euro è previsto un compenso di 225 euro;
- da 26.000.01 a 52.000 euro è previsto un compenso di 315 euro;
- da 52.000.01 a 260.000 euro è previsto un compenso di 405 euro;
- da 260.000.01 euro a 520.000 euro è previsto un compenso di 540 euro.
In presenza di particolari casi è possibile che il valore finale del compenso possa subire un aumento dell’80% oppure una diminuzione del 50%.