E’ nata “L’alternativa c’è”, la componente formata dai dissidenti del M5s alla Camera. Continuano i lavori al Senato.
ROMA – I dissidenti del M5s alla Camera hanno formato la componente L’alternativa c’è, un gruppo che a Montecitorio farà opposizione al Governo Draghi.
Al momento fanno parte di questo movimento solamente 13 deputati, ma il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore. Al Senato, invece, i lavori continuano. Da una parte ci sono dissidenti intenzionato ad utilizzare il simbolo di Italia dei Valori per fare opposizione, dall’altra si è pronti ad impugnare l’espulsione e a chiedere un risarcimento dei danni.
La componente alla Camera
La componente alla Camera è nata su richiesta di 13 dissidenti. Entrati in questo gruppo Baroni, Cabras, Colletti, Corda, Giuliodori, Maniero, Paxia, Sapia, Spessotto, Testamento, Trano e Vallascas. E presto potrebbe aggiungersi anche Paolo Romano.
“Si tratta di una sponda parlamentare con cui intendiamo dare un aiuto modesto e paziente alla costruzione di una alternativa in Italia“. ha spiegato Pino Cabras, riportato da La Repubblica. “Noi vogliamo essere un’alternativa credibile per dare voce a tutti gli italiani che non si riconoscono in questo governo. Non solo quindi un’alternativa al M5s“, ha aggiunto Maria Laura Paxia.
Al Senato dissidenti divisi
Al Senato si lavora su due fronti. Da una parte ci sono i dissidenti intenzionati ad utilizzare il simbolo dell’Italia dei Valori per iniziare il loro percorso di opposizione a questa maggioranza. Dall’altra parte, però, c’è chi non ha nessuna intenzione di arrendersi ed è pronto a fare ricorso contro l’espulsione e chiedere un risarcimento di danni.
Un braccio di ferro destinato a durare diversi mesi e che potrebbe far perdere posti da sottosegretario al MoVimento. Uno strappo arrivato dopo la decisione di votare la fiducia al Governo Draghi anche con la presenza di partiti come Forza Italia, Lega e Italia Viva.