Max Allegri e Luciano Spalletti parlano in conferenza stampa di Serie A prima del big match di Napoli-Juventus
Torna il campionato! E anche le conferenze stampe di Serie A con gli allenatori protagonisti. Il primo è Max Allegri che torna a parlare verso la ripresa del campionato. La Juventus domani affronterà il Napoli per la 3a giornata di Serie A e non mancano i temi caldi: dagli infortunati al ritorno dei sudamericani. Dopo poco, ecco le parole anche di Luciano Spalletti.
Max Allegri: “Sudamericani a casa: Chiesa fuori a scopo precauzionale. Sarà una bella sfida”
Ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero in conferenza stampa: “Domani la partita sarà sicuramente bella, affrontiamo una squadra con grandi valori tecnici e in un buon momento. Non è tanto difficile fare la formazione, non è che ne abbia tanti. Ho lasciato i Sudamericani a casa (Dybala, Cuadrado, Alex Sandro, Danilo, Bentancur, ndr), rientrerebbero tutti tra stanotte e domattina. Cuadrado era l’unico che poteva venire, ma non è potuto nemmeno rientrare in Italia per una gastroenterite, è fermo là per accertamenti. Ci sono tre ragazzi, De Winter, Soulé e Miretti, che verranno con noi e se ci sarà bisogno saranno anche della partita. Ma non deve creare alibi questo. I giocatori che scenderanno in campo faranno un’ottima gara e cercheremo di fare risultato, la nostra è una squadra tecnica. Abbiamo un bel mese divertente ora tra Serie A e Champions League”.
MCKENNIE – “È rientrato bene e ha lavorato bene, domani sarà dell’11, valuterò dove farlo giocare”.
CHIESA – “Ha avuto un risentimento muscolare, la risonanza è negativa però a livello precauzionale preferisco – dopo aver parlato col ragazzo che non è tranquillo – lasciarlo a casa. Ci può essere sempre un rischio a livello muscolare e noi dobbiamo essere pronti”.
DE SCIGLIO E PELLEGRINI – “Sono entrambi pronti, dovrò valutare chi fare giocare”.
DIFESA A 3 – “Lo decido oggi, non è il modulo però. E non c’è emergenza, domani ho la formazione ideale per giocare contro il Napoli, è bello e stimolante, bisogna tirare fuori qualcosa in più per uscire dalle difficoltà ora”.
RISULTATO – “Per me è sempre contato, qualcuno lo metteva in dubbio però. Le prestazioni sono da migliorare, con l’Empoli si è giocato troppo singolarmente e in maniera frenetica. La gestione dell’imprevisto va allenata, è la cosa più difficile da fare. Ci sono troppe situazioni non decifrabili, ma la partita va giocata con tranquillità mentale, da squadra forte”.
CLASSIFICA – “Con calma arriviamo, non c’è fretta. Il campionato un pezzetto alla volta lo rimettiamo in piedi”.
SUDAMERICANI – “Il calendario è questo e va accettato con serenità, abbiamo 14 giocatori più 3 ragazzi, siamo anche in abbondanza. Giocatori che hanno finito alle 3 di notte arrivano domani alle 11 in Italia, portarli a Napoli e rischiare non ha senso. Per questo si lasciano a casa a riposare, poi c’è la Champions”.
SZCZESNY – “Szczesny a parte Udine in cui ha sbagliato, è tornato bene. Ma con l’Empoli ha fatto benissimo. Il portiere titolare è Szczesny, nonostante le condizioni ottime di Perin e la sua affidabilità“.
KEAN – “L’ho trovato bene, è giovane, nel PSG ha fatto partite e gol, noi l’abbiamo voluto e sarebbe arrivato a prescindere dalla partenza di Ronaldo“.
KULUSEVSKI – “È un ragazzo che ha ottime qualità. Io l’ho detto anche l’altra volta, poi divento noioso: credo che i giovani che vengono comprati dalle società, indipendentemente dal prezzo, sono giovani e hanno bisogno di un percorso di crescita. Gli vengono addossate responsabilità che ora non sono in grado di gestire, perché devono crescere. Parlo di equilibrio mentale, non tecnicamente. È normale che uno di 22 anni non possa gestire le cose come uno di 30 anni o 28. Ci sono 180 partite solo di campionato in mezzo, solo così si migliora”.
GIOVANI – “Fagioli e Ranocchia ora vanno in Serie B, è normale. Uno che stoppa la palla ora è da Pallone d’Oro. La realtà non è quella. 30 anni fa era la normalità”.
FISCHI – “Abbiamo perso, che ci devono applaudire? Il calcio è così”.
RONALDO VIA – “Non voleva più giocare nella Juventus, ha trovato la soluzione Manchester United, sarebbe stato comunque l’ultimo anno qui. Come diceva anche Cherubini, abbiamo anticipato di un anno ciò che andava fatto. A Ronaldo si augura il meglio, ora pensiamo al Napoli. Nella vita bisogna solo fare, non parlare”.
INFORTUNATI – “Ramsey in settimana dovrebbe tornare in squadra, Jorge è un pochino in ritardo, Arthur a fine mese dovrebbe tornare e non ci sono intoppi al momento”.
PELLEGRINI – “Essere alla Juve per lui è una grande occasione, ha ottime qualità e potenzialità. Dovrà sfruttare al meglio le sue chance”.
Luciano Spalletti in conferenza stampa di Serie A: “Anguissa debutta da titolare”
Altra conferenza stampa di Serie A con Luciano Spalletti protagonista delle parole per gli azzurri:
VIGILIA – “Chi ha sognato il pallone fin da bambino come me, sognava questi grandi sfide, il gusto della rivalità. I calciatori vogliono giocarla, siamo nella situazione ottimale che abbiamo sempre sognato”, riporta Tuttonapoli.
OSIMHEN E OSPINA – “È chiaro che con queste partite delle nazionali e i lunghi voli qualche problema viene fuori. Il presidente mi trova d’accordo quando dice che bisogna sistemare le cose, sarà una giornata di campionato condizionata, penalizzando delle squadre. Come quando vai a teatro e non trovi i migliori attori. Bisognerà trovare soluzioni diverse. Noi sappiamo un po’ tutto di tutti, ma dobbiamo ancora vederlo Osimhen. Come è successo alla Juventus, ci dobbiamo rendere conto all’ultimo momento di quello che sarà il nostro scenario”.
SCUDETTO – “Napoli da Scudetto per Allegri? Pensiero reale, quando fai parte della Juventus il pensiero è quello. In caso di Juve a -8? È un giochino che non si fa, mi mette in svantaggio psicologico. Mi dispiace…”.
ZIELINSKI – “Stanno benissimo, i nazionali hanno nei muscoli e nella testa la fatica delle partite. Sappiamo poi quanto ci tengono a dare un contributo al proprio paese, poi dovremmo scendere nei particolari. Lobotka non sta molto bene, Zielinski dobbiamo vedere, anche altri, speriamo di vederli prima di andare a letto, così gli do la buonanotte. Altri spero un massaggio e poi in albergo insieme a noi”.
SPOGLIATOIO – “Se vogliamo migliorarci… se vogliamo diventare forti, dobbiamo avere lo spessore dei grandi, la testa, il modo di ragionare, se vogliamo ambire a crescere, ogni giorno. Spesso abbiamo parlato dell’importanza della completezza della rosa, è in funzione di questi momenti. Sapevamo che ci saremmo trovati di fronte a questo, perciò si sopperisce, poi ce ne sono altri di ordine burocratico e lì non possiamo farci niente e sarebbe meglio se li mettessero a posto tipo quelli di giovedì (retrizioni inglesi per Leicester, ndr), ora queste le hanno anche altre squadre per le nazionali. In ogni caso domani sarà comunque una partita di quelle gustose”
ANGUISSA – “Frank, lui preferisce essere chiamato così, sin dal primo saluto ha fatto capire che è di questo livello qui, dal modo di entrare dentro lo spogliatoio e dire le prime due cose. E’ un calciatore che a noi servirà molto, le sue caratteristiche non si trovano negli altri componenti, è quello che cercavamo per completare il centrocampo e Giuntoli è stato bravo a trovarlo, e lui è pronto per questa sfida. Domani gioca, è prono per giocarla, sarà titolare“.
JUVE – “Emergenza? Sicuro uno svantaggio per chi ci gioca contro, è come quando vai su un campo dopo un risultato… tipo il Genoa ha fatto una gara diversa rispetto all’Inter, le sconfitte fanno crescere, le vittorie di solito viziano. Mi aspetto più soluzioni, la Juve è abituata, ha i giocatori corretti perché può giocare a 3 con De Ligt, Bonucci e Chiellini, il calcio moderno ci ha abituato che le gare cambiano di scenario velocemente, bisogna essere pronti a cambiare biglietto e destinazione all’ultimo momento, come in vacanza”.
MERTENS E GHOULAM – “Mertrens e Ghoulam si allenano in gruppo, ma non sono ancora convocabili. Non sono pronti per giocare, perché poi dovrei chiedere loro di stare attenti nei contrasti e tutto”.
KOULIBALY – “Vedere Koulibaly che si cambia due volte il volo e che poi dall’aeroporto non si cambia nemmeno e viene direttamente al campo, è tanta roba nel portare esempi pratici. Se noi si stacca un pezzetto di Koulibaly per tutti, diventa molto più facile”.
INSIGNE – “Lorenzo sta benissimo, a volte si fa fatica a trovare le parole giuste per provare a coinvolgere i calciatori nell’appartenenza e nell’attaccamento alla maglia e fargli capire l’importanza dell’essere protagonisti. A volte diventa molto più facile perché basta dire dei nomi, in questo caso qui se dici Insigne, Koulibaly, Ospina per quello che ho visto in questi giorni, basta fargli quegli esempi lì e si va alla polpa del discorso. Insigne ha fatto vedere di essere uno che ha questa maglia e quest’amore per la maglia che gli fa superare qualsiasi ostacolo gli si ponga davanti”.
NAPOLI PIÙ FISICO – “Il saggio dice ‘corri, fai contrasti e la giocata illuminante’, quindi servono un po’ tutte in quella scatole del calciatore da riempire di cui parliamo spesso. La fisicità è importante quanto la tecnica, la resistenza e la copertura del campo quanto il gol e le giocate estrose. Se si riesce ad avere entrambe, è il top. Molte squadre ne hanno di queste caratteristiche”.
CENTROCAMPO A 2 – “Si può fare, è una cosa che abbiamo allenato, ultimamente abbiamo giocato col mediano basso e le due mezzali, ma il vertice è facilmente invertibile, dipende da chi ho a disposizione. Con Gattuso l’anno scorso hanno fatto alcune buone partite così, poi cambia il nome del calciatore magari. È chiaro che se manca Lobotka ora, un po’ ci infastidisce, avevamo organizzato le cose lì e manca pure Demme, ma sono convinto che Anguissa e gente come Fabian, non avranno problemi a rendersi conto in che zona saranno ad operare”.
VANTAGGI – “Se lei porta esempi tutti a favore nostro, crea vantaggi psicologici a loro. Non è questo il caso, organizzandola così diamo vantaggi a loro. Tutti ora dicono che la Juve non ha calciatori, ma non l’ha detto Allegri, non mettetemi contro, ma è per mettere svantaggi a noi perché dicono che loro non hanno calciatori. E’ un aiutare la Juve. Mi garba poco!”.
ANCORA SCUDETTO – “Se guardando il golfo vedo lo Scudetto? Io vivo lato monte, mi farò cambiare camera in albergo. Partite così sono manna. Per motivi storici e sociali sappiamo che i tifosi della Juventus sono per gran parte del sud, ma c’è un sud che non tiferà mai Juventus e questo sud sta a Napoli. Essere napoletani e tifare Napoli è l’unica cosa che conta e questo dobbiamo saperlo”.