Accordo sul Def: Flat Tax per il ceto medio, no alla manovra correttiva. Giallo sull’Iva

Accordo sul Def: Flat Tax per il ceto medio, no alla manovra correttiva. Giallo sull’Iva

Il governo approva il Def in Consiglio dei Ministri: c’è un ‘assaggio’ di Flat Tax, escluso l’inserimento di nuove tasse. Non è necessaria una manovra correttiva.

Il governo ha approvato in Consiglio dei Ministri il Documento di Economia e Finanza (di seguito la bozza del testo). La riunione è durata circa trenta minuti e ha portato a un accordo pressoché totale tra tutte le parti in causa.

Def, previsto un anticipo della Flat Tax

Nel documento, come anticipato, c’è un anticipo della Flat Tax voluta da Matteo Salvini, che sarà inserita nel documento del 2020. Insostenibile l’aliquota al 15% per il ceto medio richiesta inizialmente dalla Lega. Al momento nel testo si fa riferimento solo ai redditi fino ai 30.000 euro, con il discorso che sarà ripreso dopo le elezioni.

Rimborsi ai truffati delle banche, non c’è l’accordo

Mancano le norme per il rimborso ai truffati dalle banche. Il governo sembrava destinato a procedere seguendo la via indicata dal ministro Giovanni Tria. Il Mef ha pubblicato una nota sui rimborsi ma Palazzo Chigi ha fatto sapere che ci sono ancora dettagli da limare.

Roma 05/06/2018 – Senato della Repubblica voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte-Luigi Di Maio-Matteo Salvini

Def: escluse nuove tasse, non è necessaria una manovra correttiva

La buona notizia, che arriva direttamente da Palazzo Chigi, è che il governo sarebbe riuscito a rispettare anche le direttive dell’Unione europea. La seconda buona notizia viene dal fatto che non sono previste nuove tasse e non sarà varata una manovra correttiva.

Giallo sull’Iva, il Movimento Cinque Stelle chiede certezze

L’unica nota dolente sarebbe legata all’Iva, con il Movimento Cinque Stelle che ha chiesto certezze nel corso del Consiglio dei ministri.

I dati sulla crescita dell’economia italiana

Per il 2019 il governo prevede una crescita 0,1%, un sostanziale passo indietro rispetto alla prima previsione (+1%). La crescita potrebbe potenzialmente raggiungere lo 0,2% alla luce della politica economica espansiva varata dal governo con Quota Cento e Reddito di Cittadinanza ma anche con il Decreto Crescita, approvato al momento salvo intese.

Argomenti